La staffetta 4x100 delle Fiamme Oro chiude in 3'33"95: è record

L'Esercito avevano chiuso in 3'34"07 e detenevano il precedente primato

Foto Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM
di Piero Mei
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Giovedì 7 Marzo 2024, 22:10

Che il gruppo azzurro ci sia lo dicono proprio le gare di gruppo, le staffette che, 4x100 mista, chiudono la terza giornata degli Assoluti primaverili di nuoto a Riccione con due record italiani, sia per i maschi (le Fiamme Oro) che per le femmine (le Fiamme Gialle). In più ci sono la qualificazione (in lista d'attesa fino alle prime frazioni delle staffette veloci di sabato) catturata da Leonardo Deplano nelle batterie della mattina nella gara regina, i 100 stile libero, il quarto d'ora di solitudine di Simona Quadarella nei suoi 1500, i veloci 100 stile libero delle ragazze che portano Chiara Tarantino al secondo posto italiano all time (il primo, pleonastico dirlo ma lo ricordiamo ugualmente, è di Federica Pellegrini) e Sara Curtis, seconda, all'ennesimo primato giovanile che guarda al futuro, anche perché questo nuovo record cadette apparteneva proprio a Federica giovinetta.

Ceccon nel quartetto

Nella staffetta dei poliziotti e del primato l'apertura è di Thoma Ceccon a dorso, partenza avveduta ma vasca di ritorno impetuosa (53.49 il totale) che gli consente di recuperare sull'indiavolato Michele Lamberti a caccia del tempo individuale (chiude in 53.59) di dare il cambio rana a Cerasuolo che (59.40) riesce a salvarsi a quell'iradiddio di Nicolò Martinenghi oggi in vasca (e domani sui 200) e lascia la corsia a un delfino speciale, Miressi (52.91) e il quarto è Paolo Conte Bonin al quale sono di nuovo cresciuti i capelli dopo la tosatura da matricola a Doha mondiale.

Il 48.15 di Conte Bonin è lo stile libero più veloce di tutti e porta a 3:33.95 che toglie il record del 2017 dell'Esercito, 3:34.07.

Tarantino super

Le ragazze delle Fiamme Gialle migliorano il primato nazionale che era già delle finanziere: il 3:59.37 dell'anno scorso diventa 3:58.70 grazie al dorso di Silvia Scalia (1:01.27), alla rana di Arianna Castiglioni (1:06.09), alla farfalla strepitosa di Costanza Cocconcelli (57.56) ed al gran finale di Chiara Tarantino che ribadisce il successo nella gara individuale nuotando la frazione a stile libero in 53.78!

Il quarto d'ora di Simona

Proprio in contemporanea con la corsa da gol solitario di uno dei suoi beniamini, Dybala, Simona Quadarella si trova a fare gara in solitudine assoluta nei suoi 1500, quelli dell'oro mondiale (come gli 800 del resto) e del sogno olimpico, che ci sarà la Ledecky fresca di stampa (è appena uscita una autobiografia della 27enne Katie) però mai dire mai, anche se si tratterebbe di impresa storica.

Simona va avanti tranquilla, una gara al giorno, e questa la chiude in 15:58.48 («pensavo di fare 16» sorride) dopo una partenza più «riposante» fino a metà gara e l'accelerazione di dopo. La seguono a distanza le nuotatrici da mare, Ginevra Taddeucci e Giulia Gabbrielleschi. Ora la Quadarella avrà ancora la 4x200 domani e i 400 sabato. «I 200 individuali sono stati i miei migliori, i 400 in vasca lunga saranno i primi dell'anno». Ha voglia di testarsi.

Deplano e l'allenatrice

Leonardo Deplano non riesce a migliorarsi rispetto alla batteria del mattino nei 100 stile, quando aveva chiuso in 48.09, crono da prenotazione olimpica che doveva superare lo sbarramento della finale dei 100 ed ora lo aspetta la staffetta di sabato. Per ora nessuno ha fatto meglio nella gara individuale: lui è arrivato terzo in 48.70, ma quelli davanti a lui sono andati oltre il 48.09. Miressi, che ha vinto il titolo ancora una volta (lo fa dal 2018) ha chiuso in 48.37 e Conte Bonin in 48.67. Ceccon in rodaggio è quinto in 48.91 e Filippo Megli ribadisce il suo stato di grazia nuotando sotto i 49. Deplano ha modo di ribadire la sua dedica per la sua allenatrice, Sandra Michelini, «che mi ha fatto crescere da quando ero ragazzino» (adesso ha 25 anni).

Del 54.05 di Chiara Tarantino e del 54.31 di Sara Curtis nei 100 stile s'è già detto. Gli altri campioni italiani di giornata sono Luca De Tullio che negli 800 fa il bis dei 400 (7:49.01, voleva far meno e avviarsi a Parigi, «ma non c'era Gregorio a darmi una mano» dice pensando a Paltrinieri che trascina) e Alessandro Tredici nei 200 misti («non c'era Alberto che è il migliore» dice alludendo a Razzetti che fa solo le staffette a Riccione tanto a Parigi è già atteso: 1:59.04 per il ventenne fiorentino, primato personale).

Nella gara femminile dei quattro stili ancora un bis: è di Sara Franceschi. Non c'è il crono olimpico, ma lei ha già quello dei 400 e poi, dice, «c'è ancora il 'Sette Colli' a Roma». Papà Stefano che la allena così la vuole: combattiva. Risultati e programma sul sito della Federnuoto

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