Si chiude il Festival della Cultura Paralimpica, Pancalli: «Ci sono ancora molte problematiche, non dimentichiamocene»

Si chiude il Festival della Cultura Paralimpica, Pancalli: «Ci sono ancora molte problematiche, non dimentichiamocene»
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Venerdì 14 Ottobre 2022, 18:43

Mettere in luce le problematiche nel mondo della disabilità e promuoverne una nuova percezione. È stato questo l'obiettivo della terza edizione del Festival della cultura paralimpica, giunto a termine quest'oggi presso la Fabbrica del Vapore di Milano, dopo quattro giorni di eventi, opinioni e riflessioni sul tema. Preziose testimonianze, come quella del Maestro Michelangelo Pistoletto: “Nello sport deve esserci competitività, purché sana, perché se non lo è lo sport diventa conflitto e non può assolutamente essere così. Competere, infatti, vuol dire "andare verso”. La cerimonia finale è stata l'occasione per consegnare gli Italian Paralympic Award ad Astutillo Malgioglio e agli Azzurri della Nazionale Italiana Sordi. Sono stati oltre 100 gli ospiti che si sono alternati sul palco centrale e nelle sale che hanno ospitato gli altri appuntamenti per un totale di 50 eventi con tremila studenti coinvolti. 

Le testimonianze di Terzi e Raimondi

Tra i partecipanti al Festival anche i nuotatori paralimpici Giulia Terzi e Stefano Raimondi, dodici medaglie in due alle Paralimpiadi di Tokyo 2020: “Il nuoto è la mia quotidianità ma ho voluto costruirmi un piano B rappresentato dall’università”, ha dichiarato Giulia Terzi.

Dell’importanza della studio ha parlato anche Stefano Raimondi: “È alla base di tutto. Ai ragazzi voglio dire che si può fare sport studiando”.

La rotta di Pancalli

A chiusura del Festival, le parole del Presidente del CIP Luca Pancalli: “Credo che l’eredità che lascia questa manifestazione sia già nella partecipazione dei grandi ospiti che sono stati presenti insieme ai nostri atleti che hanno portato una testimonianza anche della loro vita. Vogliamo confrontarci con il mondo del sociale che ha bisogno dello sport affinché si possano tenere accesi i riflettori sulle tante problematiche che purtroppo nel mondo della disabilità ancora oggi esistono. Questo è il senso del Festival".

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