Fabio Aru annuncia il ritiro: "La Vuelta sarà la mia ultima gara da professionista"

Fabio Aru annuncia il ritiro: "La Vuelta sarà la mia ultima gara da professionista"
di Carlo Gugliotta
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Giovedì 12 Agosto 2021, 20:15 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 06:32

Attraverso un post sui propri canali social, Fabio Aru ha reso noto che la Vuelta a Espana che scatterà sabato da Burgos sarà la sua ultima gara da professionista. Un annuncio a sorpresa, visto che il trentunenne sardo si presentava al via della gara a tappe spagnola in buone condizioni dopo i secondi posti in classifica generale conquistati al Sibiu Tour e alla Vuelta Burgos. Corse minori rispetto alla Vuelta a Espana, da lui vinta nel 2015 e che lasciava presagire che sarebbe stato solo il primo grande giro che Aru sarebbe riuscito a conquistare nella propria carriera. E invece, le cose sono andate molto diversamente da come ci si aspettava. 

 

Chi è Fabio Aru

Passato professionista nel 2013, nell'Astana di Vincenzo Nibali, Fabio Aru aveva preso parte al primo Giro d'Italia conquistato dal corridore siciliano. I podi nella corsa rosa conquistati nei due anni seguenti, oltre alla classifica generale della Vuelta e la maglia di campione d'Italia nel 2017, avevano fatto alzare le aspettative sul corridore sardo, capace anche di vestire per pochi giorni la maglia gialla al Tour de France. Ma dal 2018 la sua carriera ha preso una brutta parabola discendente, il cui punto più basso è rintracciabile alla Grand Boucle 2020, quando si ritirò alla nona tappa. A imporsi a Parigi, in quella circostanza, fu il suo compagno di squadra Tadej Pogacar

L'inverno nel ciclocross e il passaggio alla Qhubeka-NextHash avevano fatto sperare a una rinascita del corridore sardo, ma oggi è arrivato l'annuncio ufficiale. «La Vuelta sarà la mia ultima gara da ciclista professionista. Sono molto orgoglioso di ciò che ho fatto ma essendo un gran testardo avrei voluto fare tanto di più.

Una cosa però è certa: ho dato tutto me stesso, sino all’ultima goccia di sudore e lo darò nelle prossime tre settimane. Ora è giunto il momento di godermi un nuovo capitolo della mia vita, accanto alla mia famiglia».

Oltre ai ringraziamenti alla propria compagna e alla sua famiglia, Aru ha voluto specificare: «Vorrei dire tante tante cose in questo momento ma preferisco godermi ogni singola emozione di quello che chiude un capitolo così importante della mia vita. Con il passare dei giorni e del tempo avrò la possibilità di raccontare tutti quelli che sono stati i momenti più belli e brutti della mia carriera sportiva professionistica. Ma ora il punto è un altro. Ho riflettuto a lungo su quale fosse la decisone giusta da prendere, notti insonni, pianti e quant’altro. Ma se devo essere sincero ho imparato ancora di più ad amare il mezzo e lo sport che mi ha portato a raggiungere traguardi che mai avrei immaginato, lottare con i ciclisti più forti del mondo, viaggiare, conoscere nuove culture, partecipare ed essere protagonista alle Olimpiadi, ecc… E ad oggi nonostante sia qui a comunicarvi questa scelta importante della mia vita posso gridare a gran voce che amo il ciclismo, amo ancor di più andare in bici, amo allenarmi e non ho nessuna intenzione di lasciarla in garage. Ma come tutti gli inizi c’è sempre una fine». Ad accompagnare il post una sua foto che lo ritrae in mountain bike, specialità che ha sempre amato fin da quando era bambino.

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