Per il trattamento del dolore muscoloscheletrico nell'ambulatorio aquilano viene utilizzato un approccio innovativo: si tratta del "dry needling ecoguidato" con cui si interviene con aghi sottilissimi direttamente sui muscoli e sulle fasce. Senza ricorre a farmaci. Una procedura che tutela gli atleti, a cui è vietato assumere sostanze a rischio doping (come molti antinfiammatori e cortisonici) e ne accelera il recupero fisico. Nibali, prima di sottoporsi al trattamento, si è trattenuto a parlare con i medici e, in un clima di massimo riserbo e discrezione, si è concesso un caffè all'esterno dell'ospedale. Subito dopo, al rientro in ambulatorio, si è sottoposto al trattamento antalgico, durato una quindicina di minuti. Dopo una foto ricordo con i medici dell'ambulatorio, il campione ha lasciato L'Aquila e poche ore dopo è salito in sella alla sua bici per saggiare i primi effetti delle cure aquilane.
Il test, come riferito dallo stesso Nibali agli specialisti aquilani, ha avuto un immediato riscontro positivo. Il corridore tornerà all'Aquila per proseguire il ciclo di trattamento. «Per noi e per il nostro ospedale è stato un onore accogliere e curare un atleta di questa caratura che ha mostrato grande umiltà e disponibilità», ha commenta Pierfrancesco Fusco, direttore dell'ambulatorio di terapia del dolore del San Salvatore.
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