Canottaggio, la gara "Via Le Mani" e la performance dell'artista Francesca Chialà per dire no alla violenza sulle donne

La gara per il Telefono Rosa si è unita al body painting

Credit: Mario Giannini
3 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Novembre 2023, 15:10 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 11:50

La regista e performer di arte contemporanea, Francesca Chialà, ha dipinto con il suo corpo la Tela "Stop Violence against Women", durante la gara di canottaggio "Via Le Mani". Una performance di body painting con la vice campionessa europea di karate, Sofia Garofoli. Si sono dipinte a vicenda per contaminare artisticamente anche le arti marziali.

La body artist ha coinvolto le centinaia di persone che hanno assistito alla gara di solidarietà al Circolo Canottieri Roma, colorando di rosso i loro volti.

Ha dipinto le canottiere/i, gli atleti di diversi sport, i personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura che si sono sfidati per gridare tutti insieme: "No alla violenza sulle donne". Presente anche il pallanuotista cubano Amaurys Perez, che si è fatto coinvolgere nel body painting. Il corpo dell'atleta è diventato una tela vivente dipinto dalla Chialà e dalla campionessa di arti marziali. L'allenatore di pallanuoto si è poi cimentato in un tuffo artistico, scivolando sulla tela lunga 10 metri, mentre la body artist continuava a dipingerlo.

Ons Jabeur vince a Cancun e in lacrime devolve il premio ai palestinesi: «Non riesco a dormire pensando a Gaza»

Tanti i personaggi del mondo del cinema, della TV, del giornalismo, della cultura, delle Istituzioni che si sono sfidati nella gara e fatti dipingere dalla Chialà, tra gli altri, gli attori Sebastiano Somma, Roberto Ciufoli, Ludovico Fremont con sua figlia Regina, il volto di Striscia la Notizia, Jimmy Ghione con suo figlio.

"Via le Mani" è un evento di beneficenza promosso dalla Federazione Italiana di Canottaggio del CONI insieme all’Associazione “Hands Off Women”, con la collaborazione del Circolo Canottieri Roma, in favore del “Telefono Rosa” che da anni si batte per i diritti dei più deboli. «L'obiettivo», ha dichiarato Chialà, «è contaminare il mondo maschile che segue lo sport per sensibilizzare uomini e bambini sulla violenza di genere e formare le nuove generazioni al rispetto delle donne».

Il pubblico è stato coinvolto anche dagli artisti della FESTA delle 7 ARTI, il movimento artistico d’avanguardia fondato dalla Chialà per i diritti umani, sociali e ambientali, il fotografo Mario Giannini e l'art designer Sabrina Baldacchini che ha fatto indossare i suoi colorati cappelli d'artista, scelti da Michela Murgia durante la chemioterapia. La manifestazione è stata infatti l'occasione per ricordare l'importanza del canottaggio per le donne con tumore al seno. L'associazione "RosaRemo" ha portato con la ASL Roma 1 il Camper della Salute per offrire gli screening di prevenzione dei tumori di colon, cervice uterina e mammografie.

La Chialà sostiene RosaRemo fin dalla sua prima Performance sul Tevere con La FESTA delle 7 ARTI. È diventata a sua volta una canottiera con la squadra di RosaRemo, per stimolare l'attenzione dei media sul canottaggio come pratica di prevenzione e di cura della terribile malattia. E ha ricordato l'attivista per la ricerca sul cancro e canottiera, Francesca Traclò, di recente scomparsa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA