Luca Telese: «Su La7 la mia Italia in “bianco e nero”, tra delitti e società»

Luca Telese e Francesca Lancini
di Valentina Tocchi
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Giovedì 2 Febbraio 2017, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 17:25

Delitti e scomparse ma anche società: saranno questi gli ingredienti di “Bianco e Nero - Cronache italiane”, il nuovo programma di Luca Telese che debutterà su La7 lunedì 6 febbraio. Ad affiancare il giornalista di ritorno su La7  ci sarà una squadra inedita nella quale spiccano Giulia Bongiorno, Luisella Costamagna e l'investigatore Piero Provenzano ma anche Giuseppe Cruciani. 
Se per Luca Telese e Luisella Costamagna quella di “Bianco e nero” ha tutto il sapore di una reunion - sulla stessa rete avevano condotto  per tre anni e non senza qualche frizione il programma di informazione “In onda” - , ad affiancare nella conduzione il giornalista sarà questa volta la scrittrice ed ex tennista Francesca Lancini. 

Luca Telese chiamare un programma il “Bianco e nero” potrebbe sembrare un omaggio alla Juve, invece si tratta di cronaca...
Ecco appunto, non si tratta affatto di un omaggio ai bianconeri ma piuttosto di indagare in due colori della cronaca, quella bianca e quella nera, che raramente vengono trattati insieme e che invece si intrecciano spesso in un gioco di rimandi. 

In che senso? 
I delitti spesso sono la fase culminante di quei disagi che si agitano nella società. La morte di Tiziana Cantone accende i riflettori sul web e sui social network, ai quali più o meno inconsapevolmente affidiamo le nostre storie senza possibilità - spesso - di tornare indietro quando ci accorgiamo di aver fatto le mosse sbagliate. 

I talk politici faticano, mentre in tv la cronaca nera - da Quarto Grado a Chi l'ha visto - continua a mietere grandi ascolti. Quanta politica si nasconde nella cronaca e nel sociale? 

E' innegabile che ci sia un filo rosso tra quanto avviene a livello di società civile e i reati che vengono commessi. I due ragazzi che hanno ucciso i genitori con un'ascia sono il frutto di una solitudine di molti giovani che prima o poi diventa problema politico. 

Telese in tv è contornato da donne. Un aggettivo per ognuna delle sue compagne di viaggio. 

In verità ci sono anche Cruciani e il nostro investigatore Piero Provenzano, una scelta di rottura rispetto alla solita criminologa sexy che si vede in molti programmi. La Bongiorno? Una prima della classe. Come avete visto ci ha messo in riga tutti. Vuole verbali, dettagli, non lascia nulla al caso. Vuole imparare lei per prima e vuole che impariamo noi tutti. Ha letteralmente tormentato un nostro autore.

Vediamo se lei ha fatto i compiti. Cosa recita l'art. 27 della Costituzione? 
Le rispondo con una critica che non vuole eludere la domanda. La funzione rieducativa della pena nel nostro ordinamento rimane un principio vuoto. Da avventore occasionale di Rebibbia, dove tengo un improbabile corso di giornalismo, ho capito quanto spesso in carcere si trovino persone che hanno commesso errori banali e non avevano un buon avvocato. Altri con reati ben peggiori sulla coscienza sono a piede libero. 

Come opinionista ci sarà anche Luisella Costamagna. Lei l'aveva definita, ai tempi della vostra co-conduzione una “gelida sabauda”. Lo è ancora? 
Sicuramente è una donna bella, ironica, preparata, che si veste come un motociclista e con la quale abbiamo fatto sonore e violente litigate anche per questioni molto serie. Condividere tre anni di conduzione avrebbe sfiancato chiunque e noi non siamo stati risparmiati.  Ma alla fine si sono riuniti i Genesis e i Pink Floyd, ci possiamo riunire anche noi. 

Ora ad affiancarla nella conduzione ci sarà la scrittrice ed ex modella Francesca Lancini. Gelida anche lei? 
No, lei è una gattamorta. Poi queste così belle, alte. Viene voglia di organizzare un delitto in diretta. Sarebbe carino. Almeno rimarrebbero tutte le prove(ride). 
 

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