Appassionata interprete del Belcanto, il soprano abruzzese, 45 anni, ha esteso il suo repertorio cimentandosi in ruoli come Tatiana in Evgenij Onegin di Čajkovskij e Anne Trulove in The Rake's Progress di Stravinskij. Ma se le si chiede quale sia il suo ruolo preferito, risponde: Donna Anna nel Don Giovanni di Mozart, opera con cui debuttò giovanissima con Claudio Abbado. Una eroina ambigua ed enigmatica - spiega - la amo e la odio, a seconda delle regie che mi propongono. Interpreta con trasporto Anna Bolena di Donizetti, Alceste di Gluk: donne sfortunate, soffro con loro. Ma si immedesima totalmente in ogni ruolo. Un'opera lirica - afferma - non è soltanto musica, ma anche teatro. E non dimentica l'incontro con Peter Brook sul palco di Aix-en-Provence: in tuta per imparare a usare il corpo.
Impegnata in questi giorni al Costanzi per la prima volta come Nedda in I Pagliacci di Leoncavallo, domani la cantante sarà protagonista dell'ultimo incontro con le Prime Donne, la rassegna di concerti lirici al femminile realizzata dalla Fondazione Palladium Roma Tre in collaborazione con il Teatro dell'Opera di Roma. Presenta un repertorio con vari brani di Gaetano Donizetti e Gioachino Rossini. Al pianoforte Michele D'Elia. In programma, Gaetano Donizetti, da Nuits d’été à Pausilippe (Il barcaiuolo; Il crociato; A mezzanotte; La torre di Biasone; La canocchia; Le crépuscule) e Gioachino Rossini, da Soirées musicales (La promessa; Il rimprovero; La partenza; L’orgia; L’invito; La pastorella dell’Alpi; La gita in gondola; La danza).
Una serata speciale, dedicata a Roma, prima di ripartire per raggiungere i lirici di Torino, Venezia, o il Rossini Opera festival. Ma il suo sogno è riuscire a mettere su una scuola di musica per bambini e ragazzi difficili che vivono ai margini: la musica può diventare un riscatto.
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