Teatro Verdi, il Comune di Terni: "Ospiterà anche la lirica"

Teatro Verdi, il Comune di Terni: "Ospiterà anche la lirica"
di Monica Di Lecce
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Venerdì 19 Agosto 2022, 12:29

«La lirica non rimarrà “orfana” del teatro. Il nuovo Verdi è progettato proprio per ospitarla». L’ingegnere Matteo Bongarzone della direzione lavori pubblici del Comune e responsabile unico del procedimento per la ristrutturazione del Verdi, rassicura rispetto alle preoccupazioni sollevate in questi giorni dagli Amici della Lirica. La Sinèrgo spa, tra i progettisti dell’opera, nel presentare l’intervento scrive che, proprio perché il teatro è progettato per ospitare la lirica, «è dotato di un golfo mistico – o buca d’orchestra – realizzato su una piattaforma mobile. Il golfo è in grado di ospitare un’orchestra di 50 musicisti e presenta una superficie di circa 75 metri quadrati. La sua attivazione meccanica a diverse altezze permette da un lato di modulare il rapporto spaziale tra sala e palcoscenico, dall’altro dà accesso al livello ipogeo del ridotto».

«Settantacinque metri quadrati per 50 orchestrali con uno spazio tra l’uno e l’altro di un metro e mezzo – aggiunge Matteo Bongarzone – è quanto previsto dalla legge.

Andiamo a realizzare un teatro nuovo che è adatto alla lirica, all’opera, ai concerti e quant’altro».

Per la buca d’orchestra è stata scelta quindi una soluzione “modulare” in base al numero degli orchestrali, attraverso la previsione di «tre pedane di cui due mobili e una fissa – come si legge nel progetto - La scelta di suddividere il pavimento in più parti è legata alla possibilità di avere organici diversi nella buca d’orchestra o di utilizzare tale spazio per ampliare la platea sollevando il pavimento dell’orchestra». «Quando si andrà ad ospitare l’orchestra wagneriana – aggiunge il rup – il sollevamento della seconda pedana comporterà la perdita delle prime 5 file della platea corrispondenti a circa 90 posti su una capienza di oltre 800». Per quanto attiene l’acustica, «sono stati effettuati degli studi di professionisti del settore sui tempi di riverberazione, che rappresentano i principali elementi di disturbo – prosegue Bongarzone – Sono stati utilizzati dei modelli numerici sofisticati. Sull’acustica non abbiamo dubbi: i professionisti ci hanno consegnato un documento tecnico molto dettagliato». Anche attraverso l’utilizzo moderna strumentazione come il software di simulazione Odeon, i tecnici hanno analizzato tutti gli aspetti legati all’acustica nelle diverse situazioni di eventi, spettacoli e opere liriche, verificando materiali, spazi, riverberi, fonoassorbenza. «Dove è stato necessario abbiamo apportato anche alcune modifiche – aggiunge il rup – siamo sicuri quindi sulla bontà dell’acustica. Certamente vigileremo in corso d’opera che sia realizzato quanto progettato». Bongarzone sottolinea inoltre che «abbiamo messo al sicuro le coperture finanziarie per un’opera importante. E’ un'opportunità unica che va colta per restituire alla città una parte abbandonata per troppo tempo».

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