Pino Daniele, la compagna sentita in Procura: «Ho perso Pino a 5 minuti da Roma»

Pino Daniele, la compagna sentita in Procura: «Ho perso Pino a 5 minuti da Roma»
di Adelaide Pierucci
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Domenica 10 Maggio 2015, 07:01 - Ultimo aggiornamento: 19:42
«Ho avuto paura di averlo perso a cinque sei minuti da Roma, quando ha smesso di stringermi la mano. A Capodanno avevo scritto al medico di Pino che ero preoccupata perché da giorni aveva dolori alle spalle. Speravo in un controllo urgente». Amanda Bonini, l'ultima compagna di Pino Daniele, nei giorni scorsi, su ordine della procura ha dovuto ripercorrere davanti ai carabinieri la notte del 4 gennaio, quando il cantante é arrivato morto al Sant'Eugenio dopo la corsa disperata dalla sua casa di campagna a un passo da Orbetello. «Perché mandare indietro l'ambulanza? Perché correre verso Roma?». Amanda ha ribadito che in quei momenti di concitazione, ha assecondato Pino per non aggravare la situazione, perché lui aveva scelto così, e perché le circostanze all'inizio non sembravano così drammatiche. «Lui era cosciente». A disporre l'esame della compagna di Pino Daniele è stato il sostituto procuratore Marcello Monteleone titolare dell'inchiesta sulla morte del cantante, il cui fascicolo aperto per omicidio colposo per ora senza indagati, mira ad accertare se un intervento più tempestivo avrebbe potuto salvargli la vita.

La compagna di Pino Daniele, messa sotto pressione dalla ex moglie di lui che ha ritenuto una follia portarlo a Roma, aveva già raccontato l'incubo di quella notte: «Pino riferiva continuamente i sintomi di quello che gli stava accadendo. Quando il navigatore indicava che mancavano sei minuti all'ospedale Sant'Eugenio, ha smesso di parlare, credevo fosse svenuto».



GLI SMS

La Bonini aveva arricchito di nuovi dettagli il racconto di quella notte dopo aver letto sui quotidiani le indiscrezioni relative all'autopsia (ancora in via di conclusione), secondo le quali un problema ad un by-pass potrebbe essere tra le cause della morte. «Non voleva farsi mettere le mani addosso da nessuno che non fosse il suo cardiologo di fiducia», ha precisato ai carabinieri ai quali ha consegnato gli sms scambiati quei giorni con Pino e con lo specialista, il dottor Achille Gaspardone. Due mail intanto confermerebbero che quello del cantante è stato un malessere trascurato, Fabiola Sciabbarrasi, la seconda moglie di Pino Daniele, ha consegnato le ultime mail. «Pino già il primo gennaio via mail mi aveva scritto di sentirsi poco bene - ha spiegato la donna al magistrato- me lo ha ripetuto, anche il giorno successivo. Dovevano accompagnarlo all'ospedale più vicino».