Cuoco trovato morto nell'ex hotel, il giallo a Vallerotonda di Gianni Di Zazzo: ferite sul corpo e sangue per terra

La procura ha disposto l'autopsia per escludere l'ipotesi di un'aggressione

Gianni Di Zazzo trovato morto nell'ex hotel, il giallo a Vallerotonda: ferite sul corpo dell'ex cuoco e sangue per terra
di Vincenzo Caramadre
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Domenica 28 Gennaio 2024, 06:41 - Ultimo aggiornamento: 06:50

Trovato cadavere nell’hotel: mistero a Vallerotonda per la morte di Gianni Di Zazzo, 57enne originario di San Biagio Saracinisco. Il corpo dell’uomo, ormai senza vita, è stato notato poco dopo le 13.30, da alcune persone della zona arrivate sulle Mainarde per fare una passeggiata: era riverso a terra non molto lontano dall’ingresso dell’hotel-ristorante, attualmente in fase di ristrutturazione, che si trova sulla strada per Cardito. Nella struttura sono arrivati i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Cassino e i colleghi del reparto operativo del comando provinciale di Frosinone. Per l’uomo non c’era più nulla da fare, per questo, una volta informato il magistrato di turno alla procura di Cassino, il dottor Andrea Corvino, c’è stato il sopralluogo del medico legale per accertare il decesso, avviare l’iter per identificare la persona deceduta ed eseguire nell’immediatezza un’esame esterno sulla salma.

LA RICOGNIZIONE 

La prima ricognizione avrebbe portato ad individuare diverse tracce di sangue nelle immediate vicinanze del punto in cui è stato ritrovato il cadavere, ma soprattutto alcune ferite sul corpo del 57enne.

La prima ipotesi è che l’uomo sia rimasto vittima di un incidente domestico e, una volta persi i sensi, non ha più avuto la forza di rialzarsi per chiedere aiuto, ma gli uomini del colonnello Gabriele Mattioli hanno anche eseguito tutti i rilievi di natura scientifica e tecnica all’interno dell’hotel per escludere la morte violenta a seguito di un’aggressione. Un giallo, almeno per ora. A chiarire tutti gli aspetti sarà l’accertamento di medicina legale che verrà eseguito sul corpo del 57enne nelle prossime ore, dopo che il magistrato avrà incaricato un professionista. 

LE TESTIMONIANZE 

Gli investigatori hanno ascoltato le persone che hanno fatto il ritrovamento per avere la piena ricostruzione del momento in cui è stato notato il corpo senza vita del 57enne. Pare che una delle porte d’ingresso della struttura sia stata trovata aperta e dall’esterno il cadavere era visibile. Ed ecco perché gli investigatori vogliono capire se quella porta sia stata aperta da Gianni Di Zazzo nel tentativo di chiedere aiuto dopo un incidente domestico, oppure sia stata aperta terzi nel tentativo d’intrusione. 

IL PROFILO

Gianni Di Zazzo, per tutti affettuosamente “giannetta” era molto conosciuto nella zona per il suo carattere estroverso e allegro. Nativo di San Biagio Saracinisco, dove ancora ci sono i parenti più stretti, ha vissuto per diverse anni in Inghilterra. Nella struttura dov’è stato trovato morto ha svolto le mansioni di cuoco addetto all’arrosto della carne fino a quando è rimasto aperto il ristorante. Dopo la chiusura per ristrutturazione ha ottenuto il permesso dai proprietari di potervi continuare a dimorare. 
«Una notizia tristissima, ci stringiamo al dolore della famiglia del caro Gianni, persona allegra e di compagnia», sono state le parole del sindaco di San Biagio Saracinisco, Antonio Iaconelli.

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