Pazza musica per una pazza Roma che celebra Mengoni in una festa lunga un giorno intero, con i suoi amici di sempre, Samuele Bersani, Bresh, Elodie, Ariete e Gazzelle, e i 60 mila compagni di cammino, dai talent fino al podio di Sanremo. “Marco ti amo”, con il sacco a pelo, accampati al Circo Massimo, già da venerdì sera, per rubare momenti delle prove (il video che lo ritrae sexy in canottiera con una travolgente Elodie, che canta e ride, è già un cult) e per assicurarsi un posto in paradiso, sotto al palco. Che si accende con “Cambia un uomo”... Lui compare aprendo la folla e canta «Fosse l’ultima notte che abbiamo», “manifesto” di un evento da godersi senza sconti fino a «quando staccano la spina».
IL DJ SET DEL POMERIGGIO
«È un’emozione grande, vi ringrazio tutti», ha detto dal palco ai microfoni del Tg1, prima di dare il via alla tappa finale del suo tour estivo, il primo negli stadi, che lo ha portato da Bibione a Salerno, e che a Roma si trasforma in un appassionato ritorno alle origini, con dj set, dalle 16,30, dei colleghi Dardust, Crokers, Estremo e Whitemary (la squadra del progetto Materia che ha dato vita alla trilogia) e l’afterparty della producer Chloé Caillet.
IL LOOK
Un evento dedicato agli “Esseri umani” (i suoi sono tutti lì, con i sorrisi proiettati sui megaschermi), al “No stress”, che vira al dance, e al divertimento con le luci che pulsano incalzanti dettando il ritmo di “Voglio” e “Muhammad Alì”.
ELODIE
Il primo ospite della festa è Gazzelle, sodalizio di vecchia data, per cantare insieme “Il meno possibile”. A sorpresa Ariete, con “Due nuvole”. Lei, la divina Elodie, arriva subito dopo il trionfo in karaoke di “L’Essenziale”, il brano con cui ha sbaragliato a Sanremo nel 2013. La introducono due note di “Crazy in love” di Beyoncé e parte il duo “Pazza musica”, tormentone estivo, con la regina del pop che manda al tappeto il parterre. Il rapper genovese Bresh è featuring nel brano “Chiedimi come sto”. Mentre Bersani, amico di sempre, lo accompagna nel brano poetico “Ancora una volta”: a luci basse, seduti sui gradini della scala, “Troverò i tuoi occhi sulla mia porta. E li terrò nei miei occhi come una volta”, davanti a tutto un luccichio di smartphone.
DUE VITE
Ed è un’altalena di emozioni che racconta “Due vite” (il brano con cui ha vinto quest’anno a Sanremo e bandiera dell’Italia all’Eurovision), perché servono due vite per contenere la parabola dell’ex debuttante di X Factor, timido e schivo di Ronciglione, ora 34enne popstar osannata da una platea trasversale, con 13 anni di carriera e 75 dischi di platino, otto album in studio, quattro dal vivo e un tour europeo che in autunno. Un’avventura che snocciola in un breve monologo (paragonando l’uomo al prisma, simbolo di tante sfaccettature) prima di ributtarsi accanto alla sua band composta da Giovanni Pallotti (basso e sintetizzatori), Peter Cornacchia e Massimo Colagiovanni (chitarre), Davide Sollazzi (batteria), Benjamin Ventura (pianoforte e tastiere), Leo Di Angilla (percussioni), Adam Rust (organo), Moris Pradella, Yvonne Park, Elisabetta Ferrari e Nicole Di Gioacchino (cori). A introdurre i musicisti una spiritosa Drusilla Foer in video.
I BIS
“Ti ho voluto bene veramente”, bagnato da un mare di luci, per finire da “Guerriero”, abbracciato nella bandiera Lgbtqia+ Ma i guerrieri non mollano ed eccolo tornare con una scorpacciata di bis: “Proibito” («ma l’amore è libero», dice), “Ma stasera”, “Pronto a correre”. Fino a “Ti aspetto”. Un invito che lancia a Roma, sotto i fuochi d’artificio.