Macbeth, Requiem e Traviata sul caravan: a Parma un festival Verdi sotto le stelle

Il Maestro Michele Mariotti
di Simona Antonucci
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Domenica 14 Giugno 2020, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 18:23

Roberto Abbado sul podio di Macbeth, versione di Parigi del 1865, e della Messa da Requiem, Ernani diretto per la prima volta da Michele Mariotti, il concerto sinfonico di Valerij Gergiev e il Gala Verdiano di Luca Salsi.

Il Festival Verdi festeggia i suoi vent’anni con “Scintille d’Opera”, «Di gioia e di luce con spettacoli all’aperto nel cuore della città», annuncia Anna Maria Meo, direttore generale del Teatro Regio di Parma e direttore artistico della manifestazione annunciando il programma 2020.

«Si comincerà, prima, l’11 settembre per permettere lo svolgimento degli eventi sotto le stelle. In un teatro costruito per l’occasione nel parco pubblico davanti al palazzo Ducale». Nell’anno di Parma 2020 Capitale italiana della Cultura, anche il Festival Verdi è costretto rivedere il cartellone adeguandolo alle misure dettate dalla pandemia, senza però perdere la sua identità: grande musica e festa diffusa.


«Un programma complesso come quello del Festival Verdi con i suoi 4 debutti in 4 giorni consecutivi per 4 settimane richiede un contesto di cui oggi purtroppo non è dato disporre», aggiunge la direttrice Meo, «Non avrebbe avuto senso ostinarsi a mantenere una formula pensata anche per accogliere una comunità internazionale che quest’anno non potrà raggiungerci e un’offerta ricca e concentrata in poche settimane per una comunità locale che non potrebbe assorbirla. Abbiamo dunque scelto di cambiare il paradigma e di riprogettare il festival calibrandolo sul territorio. Un festival che salvaguardi l’elemento musicale e la qualità, che presenti una serie di attività diffuse, che porti la gioia della musica incontro al pubblico e che ci permetta di rispettare, se non tutti, almeno una buona parte degli impegni che avevamo assunto con gli artisti».

«Confermare questa edizione del Festival Verdi, quella dei XX anni, rappresenta anzitutto un forte segno di ripartenza anche culturale del nostro territorio», dichiara Federico Pizzarotti, sindaco di Parma e Presidente della Fondazione Teatro Regio, «Quest’anno il Festival Verdi per la prima volta nella sua storia avrà luogo nel teatro all’aperto allestito al Parco Ducale, nel cuore della città, di fronte al monumentale Palazzo Ducale, grazie alla collaborazione con il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, rispettando tutte le prescrizioni relative al distanziamento a tutela della salute di artisti, lavoratori e spettatori. Non abbiamo voluto rinunciare a invontrarvi dal vivo; come ho detto in questo periodo: non tutto può essere virtuale. Le iniziative saranno tante e diverse, distribuite su tutta la città e anche al Teatro Regio, nostro luogo di riferimento per elezione».

Oltre ai titoli verdiani, una lunga lista di appuntamenti. Luigi Lo Cascio e Marco Baliani raccontano e interpretano Macbeth e Rigoletto accompagnati dal Quartetto Leonardo e I Filarmonici di Busseto. Sfilerà “Il Caravan verdiano” portando su un teatro mobile La traviata a tu per tu col pubblico nelle piazze di Parma, Busseto, Zibello.

Ripensato per l’occasione anche il “Verdi Off” che propone Verdi sotto i balconi e invita gli artisti a diventare Cantastorie verdiani.

Cambia il programma ufficiale. L’apertura sarà con Macbeth nella versione in francese, ma in forma di concerto (con la Filarmonica Toscanini e il Coro del Regio) e non nella restaurata chiesa di San Francesco ma appunto all’aperto, al Parco Ducale, in modo da poter ospitare mille spettatori. Sul podio ci sarà il direttore musicale del festival Roberto Abbado. Cantano: Ludovic Tézier (Macbeth), al suo debutto a Parma e al Festival Verdi; Davinia Rodriguez (Lady Macbeth); Riccardo Zanellato (Banquo); Giorgio Berrugi (Macduff), anch’esso al debutto a Parma e al Festival Verdi; David Astorga (Malcolm); Francesco Leone (Un médecin); Natalia Gavrilan (La Comtesse) e Jacobo Ochoa (Un serviteur /Un Hérault /Un Sicaire). 

Sempre Abbado, al Parco Ducale, il 18 e 20 settembre dirigerà la Messa da Requiem in memoria delle vittime del coronavirus (con Eleonora Buratto, Ksenia Dudnikova, Giorgio Berrugi e Michele Pertusi, la Filarmonica Toscanini e il Coro del Regio).

Il 25 e il 27 al Parco Ducale andrà in scena Ernani, in forma di concerto, con la direzione musicale e la concertazione di Michele Mariotti, al suo debutto nell’opera, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma. Gli interpreti sono Piero Pretti (al debutto nel ruolo di Ernani), Amartuvshin Enkhbat (Don Carlo), Eleonora Buratto (al debutto nel ruolo di Elvira), Roberto Tagliavini (Don Ruy de Silva), Paolo Antognetti (Don Riccardo), Federico Benetti (Jago), Carlotta Vichi (Giovanna).

Il 2 ottobre toccherà a Valery Gergiev dirigere l’orchestra del comunale di Bologna. La conclusione del festival sarà poi al Teatro Regio con il quartetto in mi minore di Verdi e, il 10 ottobre a conclusione della kermesse, un gala verdiano con il baritono Luca Salsi.

«Ritrovare finalmente un contatto reale con il pubblico», conclude il Maestro Roberto Abbado, «è per gli artisti una gioia immensa; una ricompensa del sacrificio di una lunga attesa e del silenzio. Non sarà facile dirigere all’aperto e in forma di concerto il Macbeth e restituire le sfumature della Messa. Se bisogna fare di necessità virtù, ci vorrà probabilmente molta virtù. Ma è la nostra sfida».

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