Cesare Cremonini, all'Olimpico si accende la festa

Cesare Cremonini, all'Olimpico si accende la festa
di Fabrizio Zampa
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Sabato 23 Giugno 2018, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 10:56

Dopo una lunga attesa, e con oltre 70 mila biglietti andati via già nella prima settimana di apertura delle prevendite (come dire una serie record di sold out), arriva stasera allo Stadio Olimpico Cesare Cremonini nella tappa romana del tour Cremonini Stadi 2018, che segna il ritorno del cantautore bolognese (38 anni, figlio di un medico e di una professoressa di lettere, già frontman fino al 2002 della band dei Lùnapop con brani che fecero furore nel 1999, come 50 Special e Un giorno migliore) sulla scena dopo i due anni durante i quali ha lavorato al suo ultimo e ottimo album Possibili scenari.
 



Sono solo quattro puntate in altrettanti stadi ma per tanta gente: mercoledì era a Milano in un gremito San Siro («Non dimenticherò questa serata, non vedo l'ora di ripeterla e confesso che mi sento nato per questo», ha detto a fine live), martedì prossimo sarà nella sua Bologna, ma oggi tocca a Roma, dove vi aspetta un concerto di due ore e mezza nel quale ripercorrerà i suoi diciott'anni di carriera insieme a una ricca band, ovvero le chitarre di Andrea Morelli, Alessandro de Crescenzo e Gigi Fazio, le tastiere di Michele Guidi e Bruno Zucchetti, Andrea Giuffredi (tromba), Massimo Zanotti (trombone), Gabriele Bolognesi (sax e flauto traverso), Nicola Ballo Balestri (basso), Andrea Fontana (batteria) e la voce di Annastella Camporeale.

I BRANI
La scaletta è lunga: si comincia con Cercando Camilla, Possibili scenari e Kashmir-Kashmir, singolo del nuovo album che racconta, spiega chiaramente Cesare, «la storia di un ragazzo dagli occhi curiosi e le gambe veloci, fuggito da uno dei territori più fragili e contesi del pianeta dal punto di vista politico, quello del Kashmir: i suoi mocassini consumati dai passi di danza e dai chilometri percorsi nel lungo viaggio che lo ha portato in Europa sono il vero motore dei suoi desideri, e ballare è la sua unica religione. Il pregiudizio e la paura di un'Europa diffidente e vulnerabile rappresentano l'ostacolo da superare ogni giorno». Andiamo avanti: ci saranno PadreMadre, Il comico, La nuova stella di Broadway e via via Latin Lover, Un uomo nuovo, Buon viaggio, alcuni brani voce e pianoforte (Figlio di un re, Una come te, Vieni a vedere perchè, Le sei e ventisei), e poi Mondo Logico, Dev'essere così, 50 Special, Poetica, Nessuno vuole essere Robin, Un giorno migliore. Sono in scaletta molti pezzi che fanno ormai parte della memoria collettiva, e quasi tutte le canzoni di Cremonini sono storie da vivere e respirare con lui: parlano di rapporti, di sentimenti e di emozioni, e lo fanno sempre nei toni giusti. Non è poco, di questi tempi.
Stadio Olimpico, viale dei Gladiatori. Oggi, ore 21
 

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