«Joe Dante - hanno spiegato Stefano Giorgi e Paolo Zelati, curatori della sezione - è uno di quei registi di genere che ha saputo, più di ogni altro, interpretare l'horror dissacrante sul grande schermo con ironia e con stile anticonformista.
Il suo essere eclettico e anarchico ha sfidato il cinema americano e mainstream e rappresenta quel filone sperimentale e indipendente da sempre promosso e mostrato dal festival». Il festival racconterà la carriera di Dante sin dagli esordi: da Hollywood Boulevard (1976) al più famoso Piraña (1978), girato per Corman, realizzato in meno di un mese con un budget ridottissimo al successo straordinario di Gremlins. Dal cult Explorers (1985) a La seconda guerra civile americana (1997), fino a Small Soldiers (suggerito da Spielberg), nuova e agguerrita accusa all'arroganza guerrafondaia fino al ritorno al cinema segnato da The Hole in 3D (2010), horror psicologico incentrato sulla scoperta di una botola che porta ad un misterioso mondo fatto di spiriti maligni.
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