Gita del quinto anno, il 45% dei maturandi quest'anno rinuncerà: prezzi fino a 1500 euro

Lo svela un indagine condotta da Skuola.net

Gite scolastiche sempre più care, il 45% dei maturandi costretti a rinunciare: prezzi fino a 1500 euro
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Lunedì 11 Marzo 2024, 16:38 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 06:02

Quest'anno, per molti studenti del quinto anno, il viaggio di istruzione sarà un miraggio: le gite scolastiche dei maturandi sono a serio rischio per via del caro prezzi, dell'assenza di professori disponibili o per questioni disciplinari. Lo svela un indagine condotta da Skuola.net, secondo la quale su un campione di 1000 studenti, il 45% sembra destinato a dover fare a meno del viaggio, o perché non può aderire alla proposta della scuola, oppure perché al momento non è stato pianificato nulla.

I costi troppo elevati

Sul caro gite scolastiche gli studenti fanno sentire la loro voce. «Ogni anno si ripropone la stessa storia.

I costi delle gite scolastiche lievitano sempre più a causa dell'inflazione e mancano delle reali soluzioni - dichiara all'Adnkronos Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi - I costi si aggirano attorno ai 700 euro fino a toccare punte di 1.500 euro per i viaggi esteri. In questa situazione l'effetto è di acuire le diseguaglianze sociali all'interno del gruppo classe, accrescendo la divisione tra chi può e chi non può permettersi il viaggio d'istruzione».

Le gite dovrebbero essere considerate parte integrante del percorso scolastico, dunque, anche se facoltative, secondo Notarnicola dovrebbero essere garantite a tutti: «I 50 milioni stanziati dal ministero dell'Istruzione sono insufficienti: si parla di 150 euro fino a Isee pari a 5000 euro. Occorrerebbe invece ragionare su una misura più ampia, che garantisca l'esenzione al di sotto di Isee 5000 euro ed un'agevolazione fino a Isee 25.000 euro».

I viaggi possibili

Il 55% è già riuscito o riuscirà a lasciare i banchi per qualche giorno. Per la maggior parte, circa due terzi (66%), la meta sarà una delle classiche destinazioni estere (capitali europee o località turistiche di vario genere). Quasi un quinto (17%) rimarrà in Italia, spostandosi verso mete a media-lunga distanza, in particolare città d'arte. Per altrettanti (16%), infine, lo spostamento sarà abbastanza breve, restando all'interno della propria regione o al massimo sconfinando in quelle vicine.

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