Licei "3 anni in uno", lo stop. Il piano anti-diplomifici: controlli su presenze e iscrizioni a ridosso della maturità

In arrivo nuove regole del ministero e verifiche a tappeto (anche della Finanza)

Licei "3 anni in uno", lo stop. Il piano anti-diplomifici: controlli su presenze e iscrizioni a ridosso della maturità
di Lorena Loiacono
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Domenica 10 Dicembre 2023, 22:43 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 09:46

 Parte la guerra ai diplomifici, addio alle “offerte” dei 3 o 4 anni in uno nelle scuole private: agli esami ci saranno solo presidenti esterni e gli studenti dovranno frequentare tutte le lezioni. Non sarà più possibile quindi recuperare più di due anni di scuola insieme, con un solo esame di idoneità. Il ministero dell’Istruzione e del Merito prepara le norme anti-diplomifici, contro quelle scuole paritarie che rilasciano il diploma in cambio di iscrizioni costosissime. «Per contrastare il fenomeno - ha spiegato il ministro Giuseppe Valditara - il ministero ha avviato un piano straordinario di vigilanza, mentre sul fronte legislativo stiamo lavorando a misure che evitino il riprodursi di storture nel sistema». 

REQUISITI

Il piano straordinario prevede maggiori controlli da parte degli ispettori ministeriali che sono già al lavoro per accertare, in particolare presso alcune realtà della Campania, del Lazio e della Sicilia, il possesso dei requisiti di legge per il riconoscimento e il mantenimento dello stato di scuola paritaria dal punto di vista amministrativo e burocratico che riguarda anche tutto il personale. Per potenziare le attività d’indagine, è previsto un Protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza. I collegi ispettivi stanno inoltre verificando la presenza degli studenti in aula: nei cosiddetti diplomifici accade infatti che ci siano pochissimi alunni in classe durante l’anno, per poi moltiplicarsi in sede di esame con tanto di presenza alle lezioni aggiunta a posteriori.

Su questi aspetti arriverà a breve un disegno di legge governativo che prevede l’obbligo di adozione del registro e del protocollo elettronico per attestare le presenze degli studenti e impedire appunto quel flusso di registrazioni che avvengono successivamente. Sono previsti anche un limite massimo delle classi quinte, che devono essere in quantità coerente con le classi nei vari anni di corso, e un numero minimo di studenti per la costituzione delle classi. 

Gli esami di idoneità saranno possibili per non più di due anni di corso nello stesso anno scolastico, quindi non tre o quattro con un solo esame come viene pubblicizzato spesso in rete. E all’esame di idoneità ci dovrà essere sempre un presidente di commissione esterno alla scuola. «Si tratta di interventi fondamentali e non rinviabili - ha sottolineato Valditara - che consentiranno di valorizzare il ruolo delle tante scuole paritarie che operano correttamente nell’ambito del sistema nazionale di istruzione». La percentuale di diplomifici, tra le scuole paritarie, è infatti molto bassa e una verifica puntuale andrebbe infatti a vantaggio dell’intero settore paritario. Secondo un dossier di “Tuttoscuola”, che da anni denuncia il malcostume dei diplomi facili, sono meno di un centinaio le scuole paritarie in cui si registra un aumento anomalo di iscritti tra il quarto e il quinto anno: lo scorso anno erano il 6,5% dei 1423 istituti superiori paritari. 

“Tuttoscuola” evidenzia anche le aree dove si registra maggiormente questa impennata di iscritti all’ultimo anno: gli istituti sono concentrati in tutte le province della Campania, nelle province di Roma e Frosinone nel Lazio e di Palermo e Agrigento in Sicilia. Ma gli studenti che vanno a conseguire il diploma in questi istituti provengono comunque da tutta Italia, in una sorta di “turismo del diploma” con cui evadono l’obbligo di frequentare i tre quarti delle lezioni. E intanto il giro d’affari è notevole visto che per gli esami di idoneità il prezzo varia tra i 1.500 e i 3.000 euro mentre per la maturità la spesa oscilla tra 2.500 e 4.500 euro con picchi oltre gli 8mila euro. 

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