Viktor Bout, chi è il trafficante d'armi russo liberato grazie a uno scambio di prigionieri con gli Usa. Dall'arresto in Thailandia all'ispirazione per il film con Nicolas Cage

Giovedì 8 Dicembre 2022, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 22:08

Il sostegno di Lavrov

Nel 2002 ha lasciato la sua casa in Belgio quando le autorità hanno emesso un mandato di arresto. Si ritiene che Bout abbia viaggiato sotto diversi pseudonimi, spostandosi in Paesi come gli Emirati Arabi Uniti e il Sudafrica, prima di riapparire in Russia nel 2003. Nello stesso anno, il ministro degli Esteri britannico Peter Hain coniò il soprannome di "Mercante di morte". Dopo aver letto un rapporto del 2003 su di lui, Hain ha dichiarato: «Bout è il principale mercante di morte che è il principale tramite per gli aerei e le rotte di rifornimento che portano le armi... dall'Europa dell'Est, principalmente Bulgaria, Moldavia e Ucraina, alla Liberia e all'Angola». Bout ha dichiarato che il caso statunitense contro di lui era una montatura politica. Le autorità russe lo hanno sostenuto per tutta la durata del procedimento legale, con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov che ha promesso di lottare per garantire il suo ritorno in Russia e ha definito la decisione del tribunale tailandese «ingiusta e politica». Il film del 2005 Lord of War è liberamente ispirato alla vita del trafficante d'armi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA