Viktor Bout, chi è il trafficante d'armi russo liberato grazie a uno scambio di prigionieri con gli Usa. Dall'arresto in Thailandia all'ispirazione per il film con Nicolas Cage

Giovedì 8 Dicembre 2022, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 22:08

Le accuse di traffico d'armi

Alla Bout, moglie di Viktor Bout tenne una conferenza stampa a Bangkok, in Thailandia, il 22 novembre 2010. Voleva fare causa al governo thailandese che approvò l'estradizione del marito negli Stati Uniti. Ha affermato che l' unico legame del marito con la Colombia era costituito da "lezioni di tango". Come riporta la BBC, le Nazioni Unite hanno "schedato" Bout come un collaboratore dell'ex Presidente liberiano Charles Taylor, condannato nel 2012 con l'accusa di favoreggiamento di crimini di guerra durante la guerra civile in Sierra Leone. «Bout è un uomo d'affari, commerciante e trasportatore di armi e minerali che ha sostenuto il regime dell'ex presidente Taylor nel tentativo di destabilizzare la Sierra Leone e di ottenere un accesso illecito ai diamanti», si legge nei documenti delle Nazioni Unite. I media del Medio Oriente hanno affermato che era un trafficante d'armi per Al-Qaeda e i Talebani, ma lui in un'intervista risalente al 2009 lo ha categoricamente negato. Tuttavia, ha ammesso di aver trasportato armi in Afghanistan a metà degli anni Novanta, dicendo che erano utilizzate dai comandanti che combattevano contro i Talebani. Si presume inoltre che abbia armato entrambe le parti nella guerra civile dell'Angola e fornito armi ai signori della guerra e ai governi della Repubblica Centrafricana e della Repubblica Democratica del Congo, del Sudan e della Libia.

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