Diego Maradona junior: «Mio padre non riusciva più a vivere a Napoli. Si sentì protetto dalla camorra»

Venerdì 1 Marzo 2024, 12:07

La cocaina

Secondo il figlio il padre non andava fiero della sua dipendenza dalla cocaina: «E ci metteva in guardia: “Non la provate mai, vi rovina la vita, non fate gli stupidi, è una droga infame”. Raccontava con orgoglio che ne era uscito». Poi una sera lo chiamò «Rocio Oliva, la compagna di Maradona, e mi disse: “Tuo padre ti vuole parlare”. Io tremavo dalla paura, pensavo volesse rimproverarmi per qualcosa che avevo fatto o detto. E invece mi invitò a cena e per la prima volta mi disse: “Chiamami papà”. Parlò solo lui, mi aveva visto in tivvù e voleva rimediare alla sua assenza. Non potevo crederci, furono ore lunghissime». Poi «fu come se non ci fossimo mai persi. Io ero felice, lui con me. Ci siamo abbracciati, ci siamo raccontati. Il giorno dopo un’altra cena e poi un’altra ancora».

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