Variante Eris, sintomi e differenza con il raffreddore. Quali sono i tempi di incubazione? Quanto si resta positivi? Domande e risposte

Venerdì 15 Settembre 2023, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 15:03

Perché è più resistente?

Potrebbe essere proprio la variante Eris, secondo uno studio pubblicato dall'università dell'Insubria, ad aver contribuito alla crescita dei casi Covid registrati nelle ultime settimana in Italia, con il balzo del +44% solo negli ultimi 7 giorni. I risultati spiegano anche perché questa variante sta diventando dominante (in Italia è presente in almeno il 40% dei sequenziamenti) e fanno affievolire le speranze che le nuove varianti (compresa la stessa Eris) possano diventare col tempo meno diffusive. Si è dimostrato infatti che una mutazione l'ha resa più resistente agli attacchi del sistema immunitario. Pesa anche, secondo le analisi, l'abbassamento della guardia nei confronti del virus. Fronte comune sulla necessità di vaccinare: il coro di medici che ne sottolinea l'importanza è sempre più ampio, dagli esperti dello stesso Spallanzani di Roma a quelli di Milano come Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Stdi di Milano: «La fase di crescita di casi di Covid continuerà nelle prossime settimane anche con la commistione con l'influenza. Fragili e anziani devono fare i tamponi così, nel caso, possono assumere i farmaci antivirali. Difficile dire quando ci sarà il picco perché il Covid non è stagionale come l'influenza.È importante vaccinare fragili e anziani, serve un'alta attenzione a livello istituzionale, sorveglianza e monitoraggio».

«La percezione e la preoccupazione che abbiamo è quella della stanchezza vaccinale, e in tutto il mondo si traduce in una riduzione della copertura», ha detto Alberto Mantovani, presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca e direttore scientifico Humanitas. L'adesione vaccinale sembra essere quindi la prossima sfida. Una circolare a metà agosto ha dettato le indicazioni per la nuova campagna vaccinale. Prevista insieme alla campagna antinfluenzale l'avvio di una campagna nazionale di vaccinazione anti COVID-19 con l'utilizzo di una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici di cui si prevede la disponibilità di dosi a partire dal mese di ottobre.

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