Variante Eris

Variante Eris

Variante Eris - Una ricerca pubblicata sulla piattaforma bioRxiv aggiunge nuove informazioni sulla variante EG.5 (Eris), da qualche giorno dominante su scala mondiale e in crescita anche in Italia dove, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, a metà agosto aveva già raggiunto il 25,8% dei contagi. Al momento si tratta di un'ipotesi che necessita di conferme; nella sua valutazione di inizio agosto l'Oms aveva escluso che Eris potesse comportare rischi aggiuntivi rispetto alle altre varianti circolanti. Aveva però messo in conto che avrebbe potuto causare un aumento dei contagi. È quello che sta accadendo: su scala globale, da qualche settimana i nuovi casi di Covid-19 hanno ripreso a crescere. Prima in Estremo Oriente, soprattutto in Corea del Sud, ora anche in Europa con un +39% rispetto a un mese fa. Anche se non ci sono ancora dati attendibili sul tipo di sintomi che le persone stanno sperimentando in questo momento, i medici riferiscono di sintomi per lo più lievi o comuni di Covid-19. Kristina K. Bryant, MD , specialista in malattie infettive pediatriche presso Norton Children's Infectious Diseases, ha dichiarato a Health che vede principalmente pazienti con sintomi simili alla precedente sottovariante Omicron. Questi riguardano principalmente disturbi delle vie respiratorie superiori, come mal di gola, tosse, congestione e naso che cola. «Alcune persone hanno addirittura detto che pensavano di avere allergie», ha detto Bryant. «Ma l’EG.5 merita di essere osservato. È la sottovariante dominante».

 

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