Operazione chirurgica per dimagrire: cosa si rischia e perché gli obesi sono pazienti fragili

Mercoledì 19 Luglio 2023, 08:29


Lo stomaco

«Chi affronta questo intervento non lo fa per fini estetici - commenta Marco Antonio Zappa, presidente della Società italiana della chirurgia dell'obesità e malattie metaboliche - ma per evitare rischi ancora più gravi. Dobbiamo ricordare che il paziente obeso è fragile per le numerose complicanze che possono derivare dalla malattia».

L'elenco è lungo: patologie cardiovascolari e gastriche, danni al colon, diabete, ipertensione, cancro. Come dire che gli effetti secondari dell'intervento sono, secondo gli specialisti, legati alle condizioni generali prima di arrivare dai chirurghi.


«I pazienti, spesso, si rivolgono a noi quando il loro organismo è gravemente compromesso - aggiunge Zappa - Quando si rendono conto che alcuni organi non ce la fanno più a sopportare quel peso. Decidono per l'operazione per scongiurare conseguenze anche molto gravi. Come il cancro. Basta pensare che se non esistesse l'obesità nel mondo il tasso di tumori nelle donne calerebbe del 13,5% mentre nell'uomo 12%»

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