Alzheimer, esame del sangue lo prevede: test già disponibile sul mercato per diagnosi precoci e precise

Martedì 23 Gennaio 2024, 22:06 - Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 07:56

LE VALIDAZIONI

«Sarà utile avere un esame che si può fare ovunque, ma che necessita di validazioni su numeri più ampi, in centri diversi, rappresentativi di varie realtà nazionali e territoriali e con un follow-up adeguato. È quindi una notizia positiva da prendere però con mille pinze sul piano applicativo» commenta Paolo Maria Rossini, direttore del dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’Irccs San Raffaele di Roma.
E in attesa di queste conferme, di pari importanza è preparare la strada all’arrivo dei nuovi test e delle nuove terapie. Purtroppo l’assistenza dell’Alzheimer è molto a macchia di leopardo sul territorio italiano e vede il Nord più pronto ad accogliere l’innovazione, rispetto ad altre aree del Paese.

Lo rivela la recente analisi dell’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità che ha evidenziato ampie differenze regionali relative alla distribuzione delle strutture dedicate (sono 543 in Italia i Centri per i disturbi cognitivi e demenze), agli orari di apertura (in media al Nord sono aperti 18 ore a settimana, contro le 11 del Sud), alle figure professionali impegnate, ai servizi disponibili e alle apparecchiature di diagnostica avanzata e alla presenza di un percorso diagnostico-terapeutico. «Le demenze sono un tema di salute pubblica molto importante – ha commentato Rocco Bellantone, Presidente dell’Istituto superiore di sanità - il cui impatto è destinato a crescere nel futuro, e che coinvolgono attualmente anche circa 4 milioni di familiari, oltre ai pazienti».

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