Incendio nel palazzo a Capannelle, una bimba salvata dai vicini. «Non voleva aprire la porta»

Era rimasta immobilizzata per il panico mentre nell'appartamento al piano inferiore scoppiava l'inferno

Incendio nel palazzo a Capannelle, una bimba salvata dai vicini. «Non voleva aprire la porta»
di Laura Bogliolo
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Mercoledì 8 Marzo 2023, 07:42 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 10:04

Era rimasta immobilizzata per il panico mentre nell'appartamento al piano inferiore scoppiava l'inferno. Fumo nerissimo, fiamme, le finestre che esplodono. La porta chiusa, nessuna risposta dalla piccola, 10 anni. A portarla fuori casa è stato Livio Lucidi, 61 anni, coordinatore della portineria del palazzo in via Campo Farnia, a Capannelle. Ma non si sente un eroe. «Che altro avrei dovuto fare? Dopotutto sono papà e nonno...».

CORSA CONTRO IL TEMPO

L'incendio è scoppiato martedì sera, poco dopo le 22, in uno dei palazzoni adibiti dal Comune di Roma a Caat, Centro di Assistenza Alloggiativa temporanea. Il rogo è partito da un appartamento al sesto piano. «È suonato l'allarme perché abbiamo i sensori antincendio - racconta Livio - ho subito chiamato i vigili del fuoco, poi sono salito al sesto piano e c'era fumo ovunque: ho fatto uscire gli inquilini sul corridoio, insieme agli altri abitanti del palazzo abbiamo pensato a chi poteva avere difficoltà ad uscire come i disabili ad esempio».

Livio prova a circoscrivere l'incendio usando estintori. Sale al settimo piano. «Sapevo che dentro c'era la bambina, ho bussato ma non dava risposta: stavo per sfondare la porta, ma un vicino di casa fortunatamente aveva le chiavi. Abbiamo aperto, la bambina era terrorizzata, l'ho accompagnata fuori per metterla in sicurezza». Insieme ad altri abitanti, Livio è riuscito a evitare il peggio e a far evacuare senza panico il palazzo dove abitano 300 persone. «Fortunatamente sono arrivati subito i vigili del fuoco» aggiunge il portiere. I pompieri hanno impiegato ore per spegnere l'incendio e secondo i primi accertamenti l'incendio sarebbe nato da un corto circuito. Quindici gli appartamenti che sono stati evacuati. Quattro nuclei familiari sono stati presi in carico dalla Protezione civile, altri hanno trovato ospitalità da parenti, altri ancora sono stati ospitati con altre forme di assistenza. «Alcuni appartamenti hanno problemi - raccontava ieri Marco Cavalloni, presidente del comitato di quartiere Villaggio Appio che è andato sul posto appena saputo dell'incendio - sono stati allagati per spegnere le fiamme». Tra l'altro sono esplosi anche due termosifoni.

CORTO CIRCUITO

Una tragedia sventata, così molti ieri hanno definito l'incendio che fortunatamente non ha provocato vittime. Dopo la grande paura, residenti e il comitato di quartiere chiedono interventi urgenti. La palazzina è privata e il Comune paga un affitto per accogliere le persone in difficoltà. «Oltre ai danni provocati dall'incendio - spiega Alessandro Luparelli consigliere comunale di Sinistra civica ed ecologica - serve una manutenzione ordinaria che è carente da tempo, ho chiesto al Comune di avviare un tavolo di confronto per risolvere al più presto i problemi dello stabile. Bisogna - aggiunge - far rientrare al più presto le famiglie, bonificare e ripristinare la sicurezza di tutto l'edificio» conclude Luparelli. «Accogliamo la richiesta degli abitanti di avviare un tavolo di confronto con noi e con la proprietà - dice l'assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative - al fine di risolvere le situazione di emergenza e capire come intervenire nel medio e lungo termine». Paura ieri all'alba anche a Corviale per un incendio scoppiato in un appartamento al sesto piano di largo Emilio Quadrelli, 5. Le fiamme sono partite dalla camera da letto e hanno avvolto completamente l'appartamento. All'interno un uomo di 49 anni rimasto intossicato: che è stato ricoverato in codice rosso.

 

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