Tram, maggioranza divisa: salta il consiglio comunale

Il 13 ottobre la seduta straordinaria del consiglio comunale sul progetto del tram Termini-Vaticano-Aurelio, la Tva, non ci sarà

Tram, maggioranza divisa: salta il consiglio comunale
di Fernando M. Magliaro
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Sabato 7 Ottobre 2023, 07:12

Doveva essere il giorno del chiarimento, delle relazioni, dell'ascolto delle proteste, della trasparenza delle istituzioni verso i cittadini. Invece, il 13 ottobre la seduta straordinaria del consiglio comunale sul progetto del tram Termini-Vaticano-Aurelio, la Tva, non ci sarà. Il caos interno della maggioranza e la frangia di consiglieri contrari all'opera hanno spinto a rinviare la seduta.

Giovedì pomeriggio, mentre saltava il consiglio comunale per la mancanza, quattro volte di seguito, del numero legale per le spaccature interne alla maggioranza, in capigruppo doveva essere formalizzata la seduta, già programmata per il prossimo venerdì 13, per discutere prima della Tva e poi della Ztl Fascia Verde.

Due provvedimenti che in casa centrosinistra incontrano fortissime resistenze da parte di molti consiglieri. Così, usando bizantinismi procedurali, la seduta è stata rinviata. Data non ancora decisa. Per il centrosinistra, troppo alto il rischio di ritrovarsi il 13 senza una maggioranza in grado di "benedire" in Aula, con la forza dei numeri, il Tva.

I RILIEVI

Si conferma, quindi, la mancata trasparenza da parte del Campidoglio sulla Tva, opera spinta dalla lobby tranviaria di sinistra con l'avallo dei finti ecologisti: prima inserita fra le opere bloccate, le "invarianti", del Piano per la Mobilità sostenibile, quindi mai esaminata dai romani. Poi, senza fare dibattito pubblico, passata direttamente fra le opere commissariate. L'opera, nei progetti del Comune, prevede di creare una nuova linea tranviaria da Termini (palazzo Massimo) al Vaticano (piazza Risorgimento) e all'Aurelio (piazza Giureconsulti).

Contrari al progetto un lungo elenco di persone e associazioni: a partire da Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma che già bocciò l'opera quando era primo cittadino; all'ex comandante dei vigili urbani di Roma, Antonio Di Maggio; all'ex comandante dei vigili del fuoco di Roma, Luigi Abate. Dall'associazione dei residenti del centro storico a tutto il mondo del commercio, della moda e degli albergatori. Un elenco che include archeologi e storici, associazioni dei motociclisti e scooteristi, sindacati degli operatori sanitari e dei taxi.

Dopo i dubbi e le perplessità evidenziati nel corso di questi mesi, la politica aveva iniziato a muoversi: in Campidoglio era stata riunita una Commissione Trasparenza in cui il Comune non aveva chiarito le problematiche. Era stata richiesta anche una congiunta delle Commissioni Statuto, Urbanistica e Mobilità bocciata per la convocazione, ora saltata, del Consiglio straordinario. Anche la Regione si era mossa: a giorni sarà calendarizzata l'audizione del Comune sull'opera e l'assessore ai Trasporti, Fabrizio Ghera, ha ammonito il Campidoglio: «Verifiche scrupolose sulla compatibilità fra binari e ospedale Santo Spirito in Sassia». E il deputato Luciano Ciocchetti ha presentato alla Camera un'interpellanza ai ministri dei Trasporti, Matteo Salvini, e della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sulle tante problematiche dell'opera. Ora arriva lo stop al consiglio straordinario: «Questo rinvio conferma quanto dicevamo già da tempo ovvero che anche all'interno della stessa maggioranza c'è un'ampia spaccatura nel merito di quest'opera», commenta il direttore di Confcommercio Roma, Romolo Guasco.

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