Tram 8, ripartenza flop: vagoni lumaca e navette. Problemi sulla linea riattivata dopo 15 mesi di lavori

Per un guasto all’alimentazione, viaggiatori costretti a scendere dalle vetture a Trastevere

Tram 8, ripartenza flop: vagoni lumaca e navette. Problemi sulla linea riattivata dopo 15 mesi di lavori
di Fernando M. Magliaro
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Mercoledì 4 Ottobre 2023, 00:24

Attendere prego: anche ieri, tram 8 a servizio ridotto. Dal capolinea di piazza Venezia fino a piazza Flavio Biondo, quella della Stazione di Roma Trastevere, servizio con tram a velocità ridottissima. Dalla stazione Trastevere all’altro capolinea, quello di Casaletto, invece, ancora con una quindicina di bus navetta. Insomma, il trattore di Peppone non ne vuole sapere di ripartire, esattamente come nel film Il Compagno Don Camillo. Stando ad Atac, ancora problemi all’alimentazione elettrica dei mezzi. Dimostrazione concreta - accompagnata dallo stop a un’altra metà delle linee tranviarie - di quanto questo mezzo sia di per sé inaffidabile e incapace di rispondere alle esigenze della moderna mobilità della Capitale.

LA NOTA

Scrive Atac nel tardo pomeriggio: «È stata accertata la causa dell’instabilità, saltuaria, di tensione che ha limitato la linea 8. A partire dalle 20 di questa sera (ieri, ndr) e per tutta la notte sarà effettuato l’intervento finale, ora in fase di preparazione. Per consentire lo svolgimento in sicurezza dei lavori dalle 20 sino a fine del servizio odierno verrà esteso l’esercizio con bus a tutta la linea. Nella giornata di domani il servizio tram ripartirà momentaneamente con la limitazione al tratto Trastevere-Venezia per consentire l’effettuazione dei test d’esercizio sul resto della linea, a valle dei quali verrà subito riattivato l’intero servizio». Quindi, da ieri sera, solo bus navette. Oggi, ancora servizio metà col tram e metà su gomma. Poi, senza sapere quando, se i collaudi saranno andati bene, si tornerà a pieno regime sui binari. Fuori dalle note ufficiali, quello che trapela dall’azienda dei trasporti è che il cavo di alimentazione della media tensione presenta delle anomalie che fanno supporre l’esistenza di una dispersione.

L’idea dei tecnici è quella di fare una specie di “presa volante” una sorta di bypass del punto di dispersione. 

L’ANNUNCIO

Né i vertici di Atac né l’Assessore ai Trasporti possono permettersi altri passi falsi, visto che il black out di questi giorni segue ben due annunci roboanti del Campidoglio: il primo, quando l’assessore, Eugenio Patanè, aveva annunciato la ripresa del servizio per domenica 1 ottobre incassando il plauso della claque dei finti ecologisti e della lobby filotranviaria della sinistra ormai ridotti a postare sui social foto di tram di altre città. 

Il secondo, quando lunedì nel primo pomeriggio lo stesso Patanè aveva preannunciato per ieri il nuovo via al servizio («La riattivazione del normale esercizio sull’intera linea del tram 8 è previsto per domani mattina», cioè ieri mattina, ndr) venendo smentito poco dopo le 20 dalla stessa Atac con una “contro-nota” stampa: «Le attività lungo la linea 8 del tram proseguiranno anche nelle prossime ore per consentire ai tecnici Atac, affiancati da specialisti, di svolgere una serie di controlli e misure dei parametri elettrici lungo l’intera infrastruttura di alimentazione, attività che non possono essere svolte mentre la tensione è presente in linea. Tali controlli si rendono necessari perché, nonostante gli interventi svolti sulla sottostazione di Trastevere, permane ancora instabilità nell’erogazione della corrente. Le misure ed i controlli inizieranno a fine servizio e dureranno per tutta la notte. Nelle prime ore di domattina (cioè, ieri mattina, ndr) sarà possibile avere un quadro definito dell’infrastruttura».

CANTIERE INFINITO

Quando venne realizzato, il tram 8 si guadagnò rapidamente il nomignolo di “ottovolante” per la sua inaffidabilità e la quantità di incidenti in cui rimase coinvolto. Era il 1998. Da allora, qualche intervento di manutenzione spot nei punti più rovinati, come la doppia curva di Ponte Bianco all’altezza di piazzale Enrico Dunant, sostituiti fra fine 2013 e inizio 2014. Nell’estate 2022 parte un intervento più radicale per rifare lunghi tratti dei binari, incluso il sistema di assorbimento delle vibrazioni. L’intervento era stato annunciato con 6 mesi di lavori e 9 di cantiere. Alla fine è durato quindici mesi ma senza neanche sostituire l’intera linea: manca ancora il punto più delicato, quello di Ponte Garibaldi che è in agenda per il prossimo anno e che oggi è fra le cause della marcia rallentata dei mezzi.

LE REAZIONI

L’ironia feroce dei romani si è manifestata nei commenti al post del sindaco Roberto Gualtieri che annunciava la ripresa dell’8. Scrive Sabrina Rossi: «si vergogni per questo post assolutamente non veritiero. Il tram 8 dal Casaletto arriva alla Stazione Trastevere su strada, poi su rotaie.Si faccia un giro caro Sindaco. Io stamattina, per arrivare a Trastevere da Monteverde, ci ho impiegato un’ora. Vergogna!». Antonella Vagnato: «Dopo mezza giornata di attività, il servizio è limitato alla stazione Trastevere (esclusa Monteverde, Colli e Casaletto). Ma le pare sensato, logico e rispettoso nei confronti del cittadino romano che paga le tasse? Vergogna!». E, attaccando la claque, Lucio Migliaccio: «Ma quelli che scrivono “Bravo”, “Continua così”, “Ottimo rilancio” del trasporto pubblico”, in quale luogo ameno vivono?» incassando le risposte di Laura Loi «Sicuramente non sono tra quelli che tutti i santi giorni usufruiscono dei mezzi pubblici», Mauro Fanfoni: «Forse usano l’elicottero. Abbiamo un servizio pubblico degno di un paese da quarto mondo» e Saverio Pulice: «Sicuramente non lo usano, anche perché stamattina alle 8 già non funzionava più!». Chiude Lina Rossi: «Sindaco, è inutile, non basta questo poco che vediamo nella nostra amata città. O riesce a risolvere veramente la situazione o è meglio che va a casa come tutti quelli (incapaci) che l’hanno preceduta».

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