Addio a piazza San Giovanni, per cantanti e proclami politici tutto rinviato al 2025, se non nel 2026, a Giubileo finito. Chiedendo l'autorizzazione per la mobilitazione del 7 ottobre su lavoro e difesa della donne, la Cgil ha scoperto che questa «sarebbe stata per un po' l'ultima manifestazione» nella piazza simbolo della sinistra. Quindi, il prossimo anno niente Concertone del Primo Maggio, organizzato insieme con Cisl e Uil.
A breve, infatti partono i lavori di riqualificazione della Basilica di San Giovanni Laterano, inseriti nel piano delle opere per l'Anno Santo: bisogna ripavimentare gli spazi davanti alla chiesa (ora c'è un'aiuola brulla) e riqualificare l'area antistante la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme.
E così come non si esclude di cambiare città, è in piedi anche l'ipotesi che la piazza possa essere interdetta anche nel 2025, con il Giubileo in corso per motivi di sicurezza. Preso in contropiede anche il Comune: spenderà circa 250mila euro per controllare e ripulire l'area, ma con 300mila spettatori dal vivo, il Concertone è un evento dal richiamo e dal pienone sicuri.