Ostia, riaprono i chioschi. «Spiagge come a Rimini». Tolti i sigilli ai 5 stabilimenti sequestrati

Una data certa per riavviare l'attività ancora non c'è, sebbene c'è chi auspica la riapertura già da questo fine settimana

Ostia, riaprono i chioschi. «Spiagge come a Rimini». Tolti i sigilli ai 5 stabilimenti sequestrati
di Moira Di Mario
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Venerdì 21 Luglio 2023, 07:11 - Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 08:31

Tolti i sigilli ai cinque chioschi di Castel Porziano sequestrati dalla guardia di finanza l'autunno dello scorso anno. A confermare il dissequestro è stato il presidente del Decimo Municipio, Mario Falconi che tuttavia chiarisce come «prima della riapertura spiega servono atti burocratici. In sostanza è necessario firmare con la Capitaneria di Porto un documento con cui si affidano le strutture ai vecchi gestori in via provvisoria fino al 30 settembre prossimo, nelle more della stesura del nuovo bando».
Una data certa per riavviare l'attività ancora non c'è, sebbene Falconi auspichi la riapertura già da questo fine settimana. Si tratta di un'ipotesi, giudicata tuttavia poco percorribile dagli stessi gestori a cui la magistratura a maggio scorso aveva concesso di riaprire, ma solo per eliminare gli abusi. Poi le porte delle strutture sono state richiuse.

I GESTORI

«Noi siamo pronti, ma ci servono innanzitutto le autorizzazioni per riprendere l'attività dice Mauro Franzolin, uno degli storici gestori poi ci sono tutti gli aspetti puramente tecnici e pratici. Dobbiamo verificare la funzionalità dei frigoriferi, chiamare i fornitori, cercare il personale. Siamo ormai a metà stagione e non sarà facile trovare nuovi dipendenti. Quelli "vecchi" sono già occupati altrove. E non possiamo certo biasimarli. Parliamo inoltre di strutture rimaste chiuse per dieci mesi, che hanno bisogno di essere ripulite all'interno e all'esterno, dobbiamo riportare ombrelloni e lettini.

Un lavoro, insomma, che non si può fare in 48 ore. Serve qualche giorno in più. Potremo riaprire l'ultimo weekend di luglio, sempre che ci vengano consegnate in tempo le autorizzazioni».

LA VICENDA

Nulla osta che fino a ieri pomeriggio ancora non erano arrivati. Una vicenda, quella dei chioschi, che sembra non finire mai. A giugno scorso il Decimo Municipio ha ottenuto la concessione demaniale scaduta da più di vent'anni e che aveva innescato l'indagine della guardia di finanza e il sequestro delle strutture. Dopo la firma congiunta un mese fa di Falconi e dalla capitaneria di porto di Fiumicino sull'atto definitivo con cui è stata ottenuta la nuova concessione e dopo il dissequestro da parte della magistratura, ora manca l'autorizzazione temporanea per la riapertura dei chioschi.
Il passo successivo sarà la stesura del nuovo bando con cui dovrà essere affidata la nuova gestione delle strutture di Castel Porziano. Su questo Falconi sembra avere le idee chiare. Vorrebbe che quel tratto di costa, tra i più belli del Lazio, possa «somigliare alle spiagge libere di Rimini dice il presidente del Decimo dove chi non può permettersi di frequentare lo stabilimento balneare, abbia comunque una serie di servizi garantiti anche sugli arenili free. Per farlo, però, dobbiamo muoverci ora insieme al Campidoglio e alla Regione Lazio per evitare i disservizi di quest'anno. Dobbiamo lavorare tutti insieme e occorre che il Comune di Roma prenda atto di avere a disposizione chilometri di costa bellissima». Lo scorso anno il sindaco Gualtieri aveva annunciato di voler tenere per sé le deleghe al Demanio marittimo.

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«In realtà aggiunge Falconi non sono seguiti tutti gli atti amministrativi, con il risultato di enormi ritardi nell'avvio della stagione estiva che ci ha portati a non garantire i servizi». Per il futuro il presidente auspica un tavolo di lavoro congiunto insieme alla Regione e al Campidoglio per rilanciare il mare della Capitale e dare ai romani, ai turisti e ai lidensi un'offerta più ampia possibile.

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