Quadriennale d'Arte, al via il 29 ottobre al Palaexpo. Mostra anti-Covid tra proiezioni video, danza e performance

Quadriennale d'Arte, al via il 29 ottobre al Palaexpo. Mostra anti-Covid tra proiezioni video, danza e performance
di Laura Larcan
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Mercoledì 15 Luglio 2020, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 12:52

“Fuori”, è il titolo-manifesto della nuova Quadriennale d’Arte pronta a partire il 29 ottobre al Palazzo delle Esposizioni. Come a dire che usciti “fuori” dal lockdown, l’arte contemporanea può giocare un ruolo chiave nella ripresa culturale italiana. Ed effettivamente l’impresa ha del coraggioso, come ha evidenziato il presidente Umberto Croppi, oggi nel corso della presentazione. Tenere testa alla crisi (soprattutto economica) dell’emergenza Covid, per rispettare progetti e tempi. La Quadriennale d’Arte 2020 conferma l’apertura, invadendo completamente il Palazzo delle Esposizioni (4000 metri quadrati di spazi messi a disposizione dal presidente Cesare Pietroiusti), con una grande mostra che raccoglie un affresco di 43 artisti dal 1960 ad oggi, e punta a scandagliare tutta la creatività italiana, intrecciando «come ponti temporali» artisti emergenti, talenti affermati, maestri storici, per offrire un viaggio inter-generazionale. Il tutto articolato in tre macro-aree tematiche. Una mostra che tende allo spettacolare, alle scenografie, al cinema, alle sperimentazioni e contaminazioni con la danza, ma anche alla pittura. Ma con l'attenzione ai protocolli anti-Covid. «La pandemia ci ha costretti a modifiche, riflessioni, revisioni operative e concettuali delle opere». «Chi entrerà nel Palazzo non lo riconoscerà», dicono gli oirganizzatori. Poche e misurate performance, predilezione per proiezioni, installazioni che non creino assembramenti nelle sale. 

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In una presentazione-performance, a suon di pamphlet poetici in un reading a due, i curatori Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol hanno sciorinato il senso della mostra. «Fuori è il titolo parola semplice, ma chiara, che esprime le necessità di stare fuori dall’emergenza. La mostra è frutto di tre anni di ricerche, un’ipotesi di indagine dal 1960 ad oggi, attraverso la selezione di 43 artisti di cui la metà giovanissimi. Con alcune figure di pionieri ancora per oggi considerati così perché “fuori” dalla narrazione canonica. Artisti “fuori” dai rigidi confini delle discipline a cavallo tra arte e cinema. Artisti autonomi immersi nelle loro ossessioni. Ma anche artisti “fuori” da categorie identitarie: chi è l’artista italiano? Stranieri in Italia, italiani all’estero. Artiste donne, con immaginari femminili e non solo femministi. Artisti “queer”, tema centrale nel dibattito artistico contemporaneo. Il percorso prenderà forma per sale monografiche, piccole retrospettive, lavori inediti, progetti speciali, nuovi prodotti creati per l’occasioni».

Appendice speciale, “Domani, Qui, Oggi”, rassegna espositiva di dieci artisti selezionati da Fabio De Chirico e Ilaria Gianni attraverso il coinvolgimento del circuito delle 33 Accademie di Belle Arti sul territorio italiano che andrà in scena al piano terra del Palaexpo. Un progetto promosso dalla Direzione generale per la creatività contemporanea del Mibact. Tra gli eventi collegati, quelli curati da Ludovico Pratesi: la rassegna dedicata a Bianca Attolico a Villa Torlonia, e la mostra con l’Istituto Luce sugli artisti del 900 in Italia. Altra novità di questa edizione è l’editore e produttore del catalogo: la Treccani.

Il presidente Umberto Croppi ricostruisce fatiche e conquiste degli ultimi mesi, passando per i nodi dei fondi e il sostegno degli sponsor: «La Quadriennale 2020 partiva da un budget di 2 milione, di cui 1 garantito dal Mibact. La situazione attuale ci aveva imposto un taglio previsionale di 500mila euro. Ma nonostante questo, allo stato attuale, siamo riusciti ad arrivare ad un budget di 1,8 milioni grazie a sponsor». Franco Bernabè, presidente onorario, ricorda che «il progetto espositivo si basa su un’analisi dettagliata del panorama italiano combinata con un’analisi storica sull’archivio della Quadriennale». Margherita Guccione, che guida la Direzione creatività contemporanea del Mibact, ha sottolinesato come questa Quadriennale guardi «allo sviluppo della ricerca italiana con uno sguardo internazionale, attento alle novità di oggi e del passato, un passato inteso come recuperi e riscoperte».

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