Buche, strage di gomme. Forature da record: «Più 20% di incidenti»

Buche, strage di gomme. Forature da record: «Più 20% di incidenti»
di Lorenzo De Cicco
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Sabato 9 Marzo 2019, 09:59 - Ultimo aggiornamento: 11:03

«Anteriore destra, come volevasi dimostrare!». A quanti, come a Furio in Bianco, rosso e Verdone, è capitato di accostare sul ciglio della strada per una gomma forata? Nella Capitale il 2018 è stato un anno record di pneumatici bucati: oltre 45mila, secondo i calcoli di Assartigiani, solo per colpa delle vie con l'asfalto slabbrato. Il 20% in più di due anni fa. Per la gioia (comprensibile) dei gommisti, che hanno potuto rimpinguare i propri guadagni, mentre c'è da scommettere che gli automobilisti incidentati, con la fattura in mano, non avranno condiviso lo stesso entusiasmo. Tant'è.



Le strade con più incidenti sono conosciute (e temute) da chi deve sfrecciarci di frequente: dalla Casilina alla Prenestina, dalla Colombo alla Tuscolana. E ancora: Cassia, Tiburtina, Flaminia, Trionfale, la via del Mare, l'immancabile Salaria, dove neanche un mese fa, dopo l'ennesimo acquazzone, decine di auto hanno bucato una dopo l'altra. Risultato? Copertoni squarciati e cerchi ammaccati.

Non solo gomme. «Negli ultimi due anni sono aumentate le sostituzioni di diversi pezzi: sospensioni, ammortizzatori, cerchioni, bracci oscillanti, quelli che collegano la ruota al telaio», spiega Francesco Mea, presidente del Car, il Consorzio degli Auto Riparatori. «La verità è che l'aumento degli incidenti va di pari passo col peggiorare delle condizioni del manto stradale. E più una buca è profonda, più crea danni. Non solo agli pneumatici, anche a tutti gli altri componenti dell'auto intorno alla ruota».

CARROZZERIA AMMACCATA
Anche ai carrozzieri gli affari non vanno male. Perché c'è anche chi, lanciandosi in uno slalom disperato per schivare i crateri, finisce magari per ammaccare il paraurti. «Tanti incidenti - proseguono dal Consorzio degli auto-riparatori, che conta oltre 50 officine in tutta Roma - nascono così, per evitare un ostacolo o una buca. Altri ancora, negli ultimi tempi, hanno danneggiato l'auto dopo avere inchiodato a un autovelox, di quelli appena messi, che impongono di viaggiare a 30 chilometri l'ora in strade di grande scorrimento, solo perché sono massacrate dalle buche».

Quando piove molto, specie nei mesi invernali, le officine romane fanno incetta di clienti. «L'asfalto, che è già piuttosto malridotto, peggiora e nei giorni successivi aumentano sempre le sostituzioni degli pneumatici, soprattutto da ottobre a marzo», racconta Stefano Benini, titolare di un'officina in via Galimberti, alla Balduina, oltre 100 gomme cambiate nell'ultimo anno, solo per le strade dissestate. Numeri in linea con quelli dei 431 gommisti iscritti alla Camera di Commercio della Capitale, secondo le statistiche di Assartigiani.

E allora più che negli operai del Comune, dati per dispersi in tante zone della città, forse non resta che sperare nel beltempo.

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