Ucraina, da Roma a Leopoli il viaggio di Emanuele e Alessandro:
«Niente paura, andiamo ad aiutare»

Alessandro Fornaciari ed Emanuele Ranucci in viaggio verso Ucraina con aiuti
di Laura Bogliolo
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Giovedì 3 Marzo 2022, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 09:35

«La voglia di aiutare la popolazione ucraina è più forte della paura delle bombe russe. Siamo in viaggio da 12 ore e ce ne mancano altre 8...». Sono a bordo di un camioncino partito da Roma pieno di aiuti umanitari per gli ucraini. «La stanchezza non si sente....» dice sicuro, quasi elettrizzato, Alessandro Fornaciari, 23 anni, romano di Mostacciano, presidente dell’associazione di volontariato “Green Atlas” che ha raccolto generi alimentari di ogni tipo, ma anche medicinali per il popolo sotto le bombe. Con lui c’è Emanuele Ranucci, 27 anni, anche lui romano: entrambi con il cuore che gli scoppia di emozioni per chi ormai ha perso tutto. «Ora siamo a Budapest - diceva Alessando nel pomeriggio - dovremmo aspettare per entrare in Ucraina perché la sera c’è il coprifuoco».

Alessandro ed Emanuele raccontano la loro avventura, dell’affetto ricevuto da tante persone, la solidarietà dei romani che hanno donato i pacchi, ma anche quella incontrata durante il lungo viaggio. «In Slovenia, ad esempio, nelle soste alle stazioni di rifornimento quando hanno saputo cosa stavamo facendo, gente comune è andata al negozio più vicino a comprare prodotti per donarli, è stata una grande emozione ...». Alessandro ed Emanuele sono diretti a Leopoli, la città più a Ovest che si sta trasformando in un centro di raccolta di aiuti umanitari. Dovranno passare attraverso la frontiera polacca non appena terminerà il coprifuoco in Ucraina. Ma i loro viaggi non finiranno. «Abbiamo intenzione di partire ogni settimana per portare cibo, vestiti, generi di prima necessità e soprattutto medicinali a chi vive sotto le bombe» spiega Alessandro. A Roma è rimasto Francesco Rosa, 22 anni, membro anch’egli dell’associazione “Green Atlas”. «Faccio da ponte con Alessandro ed Emanuele - spiega - abbiamo attivato il canale Telegram “Aiuti Ucraina via Gregoriana 19”».

Nella strada a pochi passi da piazza di Spagna «c’è una nuova sede di Green Atlas dove chi vuole può portare gli aiuti dalle 18 alle 21».


La parrocchia

Francesco, studente di Giurisprudenza all’università Roma Tre ieri era nella parrocchia di Santa Sofia a Boccea, uno dei punti di riferimento della comunità ucraina a Roma. «Aiuto a trasferire i pacchi dentro i camion, arrivano tantissime cose, noi di “Green Atlas” collaboriamo con la parrocchia per raccogliere il materiale necessario alla popolazione ucraina». E spiega: «Sono cresciuto con la mia tata Svetlania, ho respirato la vita ucraina da quando sono piccolo, potevo non aiutare?». Intanto prosegue la raccolta di aiuti nel quartiere Ardeatino dove c’è Liuba, ucraina, a organizzare tutto in collaborazione con i negozianti di piazza Federico Marcello Lante. Un primo pullman è arrivato a destinazione. Ieri l’appello di Liuba: «Mio figlio è a Ternopil aiuta i profughi di Kiev, mi ha detto che per i civili servono giubbetti antiproiettile, tendoni color mimetica e caschi. Aiutateci, vi prego». 

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