Taxi, a Fiumicino arriva la stretta: ora diventa vietato agli autisti rifiutare le corse brevi. Novità e sanzioni

La mossa dell'Enac: le vetture non potranno sostare ai parcheggi dello scalo per più di 5 minuti

Taxi, a Fiumicino arriva la stretta: ora diventa vietato agli autisti rifiutare le corse brevi
di Francesco Pacifico
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 09:48

L'obiettivo è evitare che i tassisti a Fiumicino possano "scegliersi" i clienti: facendo salire sulle loro auto soltanto gli stranieri o quelli che devono percorrere percorsi più lunghi (e più remunerativi), rifiutando ad altri corse reputate meno convenienti. All'aeroporto Leonardo Da Vinci, arriva dall'Enac (l'Ente nazionale per l'aviazione civile) la nuova stretta per evitare truffe ai turisti che - una volta usciti dallo scalo - finiscono per imbattersi in autisti scorretti. Molti utenti, soprattutto nell'ultimo periodo, si sono lamentati che al posteggio si sono visti respingere da alcuni guidatori, quando hanno comunicato la loro destinazione, dovendo attendere un'altra auto bianca. E soprattutto hanno aggiunto che, dopo pochi minuti, gli stessi autisti hanno tranquillamente caricato altre persone, senza fare grandi problemi.

LE REGOLE

La legge regionale è chiara su questo versante: «Il servizio taxi è indirizzato verso una platea indifferenziata di utenti».

Quindi un autista non può mai rifiutare una corsa a un cliente, a meno che questi non chieda di essere trasportato oltre il confine cittadino. Chi contravviene a questa norma rischia anche la sospensione di 30 giorni della licenza. Ma siccome scoprire in flagrante i furbetti è complicato, Enac, con un'apposita ordinanza e l'uso delle tecnologie, ha trovato un escamotage per risolvere il problema.

 


Si legge nell'ordinanza: «La vettura taxi non potrà permanere all'interno dei parcheggi di accosto dei Terminal oltre un tempo massimo di 5 minuti decorrenti dall'uscita della decima vettura registrata successivamente al suo ingresso». In caso contrario, questo comportamento rischia di costare caro: «L'inosservanza di quanto indicato al primo periodo del presente comma comporterà il blocco della possibilità di assegnazione, da parte del sistema di gestione, di un numero di corsa progressivo per 5 giorni decorrenti dal momento dell'accertamento automatico della stessa».

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Come detto, al posteggio di Fiumicino, alcuni tassisti rifiutano la corsa, quando vengono a conoscenza della destinazione, costringendo gli utenti a chiedere di salire sulla macchina successiva in fila. Con la nuova disposizione, il taxi non potrà restare all'interno dei parcheggi dei terminal oltre i 5 minuti rispetto al tempo passato tra il loro arrivo nello stallo e quello dei dieci colleghi che li precedono in fila e hanno caricato i passeggeri e sono ripartiti velocemente. Tutta la tempistica è registrata dalle telecamere all'ingresso delle corsie di parcheggio. Chi è scoperto a contravvenire a questa regola - oltre alla denuncia alla commissione disciplinare del Comune - non potrà accedere e non potrà né portare né caricare clienti a Fiumicino per 5 giorni, con un chiaro danno di natura economica per lui.


La misura sarebbe stata accolta favorevolmente sia dalle sigle che raccolgono i tassisti sia da Adr, la società che gestisce il principale scalo capitolino. Anche perché le corse tra Roma e Fiumicino (e viceversa) sono quelle più ambite dagli autisti. Complici il fatto che il grosso del percorso si fa passando per l'autostrada A91 e che è forte la richiesta da e verso lo scalo romano, un'auto bianca può incassare in meno di un'ora anche 100 euro con due tratte, se queste hanno origine o destinazione entro le Mure Aureliane. Altrimenti il guadagno è maggiore.
Da mesi Adr e i Comuni di Roma e Fiumicino hanno messo in campo una serie di provvedimenti per eliminare la presenza di autisti non autorizzati e le truffe soprattutto ai danni degli stranieri. Per esempio, nella scorsa estate del 2022, è stata letteralmente blindata - con una barriera in vetro e steward - la corsia di posteggio dei taxi, in modo da evitare che i potenziali clienti venissero avvicinati da tassisti non autorizzati. Sempre in quest'ottica è stato limitato il tempo di permanenza degli Ncc. Aumentati anche i controlli di polizia, carabinieri e vigili urbani: anche per questo lo scorso dicembre la Questura ha emesso nove daspo tra gli otto mesi e un anno per nove falsi tassisti.

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