Covid nel Lazio, raddoppiano i morti in una settimana. Secondo i dati disponibili, negli utlimi sette giorni sono stati registrati 4307 nuovi contagi, con un incremento del 18,7 per cento. Sono stati 14 i decessi (più 55,6 per cento) e 217 i ricoverati (più 19,6 per cento) di cui 9 in terapia intensiva. I positivi nel Lazio attualmente sono quasi 30mila, mentre la percentuale di tamponi positivi è il 18,5 per cento. Un quadro poco rassicurante, che lascia sul tavolo anche alcuni nodi da chiarire, a partire dalla gestione dei soggetti positivi a scuola. Una circolare del ministero è attesa a breve, ma intanto il ministro Orazio Schillaci traccia la linea indicando che la priorità è quella di proteggere i più fragili e, quindi, i bambini positivi sintomatici è bene che restino a casa.
I dati
L'andamento epidemiologico è fotografato dal monitoraggio settimanale: in Italia si sono registrati 36.081 casi nel periodo 14-20 settembre con una crescita del 17,3% sulla settimana precedente quando si era registrato un balzo a 30.777 casi con un aumento del 44% sul periodo precedente.
I vaccini
La Regione Lazio si prepara, oltre alla vaccinazione antinfluenzale confermata dal 2 ottobre, anche all'immunizzazione per Sars-Cov-2, raccomandata ai 350mila fragili e a 1.725.000 over 60 laziali e prevista per il prossimo mese, seppure non ancora con una data precisa. Un campagna che potrebbe essere anche anticipata se il ministero della Salute «fornirà indicazioni in questo senso», riferiscono all'Adnkronos Salute. Per partire, infatti, la Regione è in attesa delle indicazioni ministeriali, sia per quanto riguarda le dosi di vaccini acquistati e assegnati, sia per l'operatività della campagna. Il vaccino contro il Covid si potrà fare nel Lazio, come l'antinfluenzale, in farmacia, negli ambulatori dei medici di famiglia, nei centri vaccinali delle Asl, negli ospedali e nelle strutture private accreditare. Il vaccino utilizzato sarà quello di Pfizer - informano dalla Pisana - È acquistato a livello centrale e successivamente inviato alle Regioni. Per la vaccinazione anti- Covid, non ci saranno come in passato strutture dedicate, come gli Hub. Sarà necessario, quindi, anche approntare i protocolli per le vaccinazioni dai medici di famiglia e nelle farmacie. Protocolli che sono già stati sottoscritti per la campagna vaccinale contro l'influenza.
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