Scoperte 90mila api nella parete di una casa ad Anzio. L’esperto: «Un altro record. Gli insetti erano presenti da 2 anni»

I 12 favi era disposti in maniera disomogenea per un totale di 30 kg di miele

I due nidi rimossi ieri. Ad Anzio e a Roma, in Corso Francia
di Alessia Perreca
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Mercoledì 19 Luglio 2023, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 17:50

Erano due anni che la signora Mariana cercava di trovare una soluzione - definitiva - ai quei fastidiosi ronzii all’interno della sua casa al mare ad Anzio, fuori Roma. Si è rivolta a tante persone - competenti nel settore - ma nessuno è mai intervenuto per tirar fuori e mettere in salvo le api nascoste nella parete della sua abitazione. 90 mila insetti rinvenuti - nella giornata di ieri - e 12 i favi disposti in maniera disomogenea per un totale di 30 kg di miele. «Un record assoluto», ha detto al Messaggero l’esperto zoofilo Andrea Lunerti, giunto sul luogo per l’operazione di salvataggio e di messa in sicurezza della stanza. «Le api erano presenti da due anni e il nido era diventato enorme». La casa si trova vicino a terreni incolti, immense fioriture e tutto questo ha comportato l’enorme flusso di insetti che hanno poi trovato riparo nelle intercapedini domestiche. Le intenzioni della proprietaria erano quelle di rispettare la natura e quindi di proteggere le api che sono state successivamente recuperate e trasferite in un luogo sicuro.

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«Siamo tutti amanti della natura e degli animali - ha spiegato Lunerti - ma in queste situazioni è impossibile vivere sotto lo stesso tetto.

Le api hanno esigenze diverse dall’uomo». La casa di Mariana è sue due piani e per diverso tempo, insieme a suo figlio, si sono trasferiti al piano di sotto proprio per la presenza di questo enorme nido. «È necessario - sottolinea l’esperto - trovare il modo di far convivere gli esseri viventi e la natura, ma senza ricorrere all’utilizzo di spray insetticida, schiuma o fuochi. Perché in questo caso si parla di indifferenza per il mondo degli animali».

 

Il PRECEDENTE

Da Anzio a Corso Francia, nella Capitale dove, sempre nella giornata di ieri, un altro nido è stato rimosso dall’intercapedine di un palazzo. Gli insetti erano entrati da una fessura che si era formata sul davanzale della finestra. «Quasi 70 mila api e migliaia di cellette pronte per nascere. Un numero contenuto rispetto agli insetti rinvenuti nell’abitazione al mare». Oltre ai favi sono stati recuperati 10 kg di miele. «Hanno trovato il modo di approvvigionarsi del nettare con un espediente diverso e soprattutto in un momento delicato per le api a causa del ritardo dovuto alle piogge. Le scorte invernali - aggiunge l’esperto - sono terminate e per la prima volta in 25 anni di attività il recupero di questi insetti si estende fino a luglio inoltrato». Tantissime le chiamate per intervenire e rimuovere anche gli alveari della vespa orientalis. «In città si stanno adattando a tutte le risorse antropiche e al calore. E nella prossima stagione - conclude l’esperto - il fenomeno subirà un aumento esponenziale».

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