Il pericolo per un'anziana donna era proprio lì, nella sua stanza dove, da ben 56 anni, custodisce i ricordi di una vita. Un nido di vespa Orientalis è stato scoperto nell’intercapedine dell’appartamento della donna, al quarto di un palazzo a Ostiense. A lanciare l’allarme, una vicina di casa della signora Marta, 93 anni, che si era accorta del viavai di insetti e ha allertato l’amministratore condominiale. Gli insetti erano riusciti a introdursi nel muro attraverso la fessura della cortina, oramai obsoleta. «L’emergenza Orientalis è ancora in atto e continuiamo a ricevere chiamate per effettuare interventi di rimozione di nidi nella Capitale», dice a "Il Messaggero" l’esperto zoofilo Andrea Lunerti intervenuto per neutralizzare la colonia.
Vespa Orientalis in un appartamento a Ostiense
Era il 2022 quando a Roma iniziarono ad arrivare le prime segnalazioni di questi insetti - un tempo sconosciuti - mentre tentavano di invadere un appartamento nel quartiere Monteverde.
Vespe Orientalis ( e non solo), la diffusione in Italia
La loro immensa diffusione contribuisce fortemente alla devastazione delle api oltre a creare disagi in città. E mentre al Sud si combatte e si cerca di bloccare l’avanzare dell’Orientalis, al Nord, alcune associazioni, stanno studiando il caso di un’altra specie: la vespa Velutina, al momento diffusa nella Liguria. «Con i colleghi esperti dell’associazione Garfagnana Vespa Velutina faremo uno scambio di informazioni e capire i metodi da adottare con l’arrivo della vespa Velutina nel Lazio», aggiunge l'etologo.
Quando terminerà l’emergenza Orientalis a Roma? «Intorno alla fine del mese ottobre con l’arrivo delle temperature più fredde. E’ opportuno tuttavia precisare che ciò che regola gli insetti in questo periodo non è prettamente l’abbassamento delle temperature oppure il cambio di stagione, ma il foto-periodo: la durata di illuminazione giornaliera.» «Le giornate - spiega l'etologo - via via si accorciano e, in qualsiasi punto si trovino, la Regina perde la capacità di inibire la fertilità alle femmine. Addirittura, decede e non c’è più l’influenza diretta del feromone che impedisce la fertilità alle uova». «Attualmente - conclude Lunerti - ci troviamo nel picco assoluto: le colonie sono affollate di insetti impegnati nella ricerca di cibo perché devono nutrire le operaie e le Regine. Bisogna sempre fare attenzione».
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