Così abili nel creare nascondigli “perfetti” e sfruttare ogni possibile cavità per proseguire la loro attività riproduttiva. I nidi di Vespa Orientalis continuano a minacciare le abitazioni romane creando momenti di panico e puro timore tra i residenti. Ed è impossibile anche quantificare il numero delle richieste ( giornaliere) di interventi per rimuovere quelle colonie così immense quanto pericolose per la salute dell’uomo. Non solo nella Capitale, in parte anche nel Nord Italia e ( nelle ultime settimane) Napoli. «La presenza di questi insetti ha raggiunto un livello di pericolosità molto elevato», osserva l’esperto zoofilo Andrea Lunerti.
Cosa è successo
Come l’ultima famiglia di Orientalis scovata al sesto piano di un palazzo in zona San Paolo. Le vespe erano riuscite a nidificare nel tubo di aerazione del bagno: insetti che avrebbero invaso nel giro di poco tempo l’appartamento. «Una circostanza davvero particolare», l’ha definita l’esperto zoofilo Andrea Lunerti intervenuto per neutralizzare gli imenotter.
Allarme Orientalis a Roma
Una presenza costante che non accenna a diminuire. «Troveremo ancora nidi nel corso delle prossime settimane», specifica Lunerti. «Nel corso di quest’anno e mezzo non ho mai rinvenuto colonie di Orientalis nei giardini, cortili oppure alberi. Solo ed esclusivamente all’interno dei cassoni delle serrande, rispostigli, magazzini, utenze elettriche e del gas e nell'ultimo caso nel tubo di aspirazione del bagno». L'allarme Orientalis nella Capitale resta, dunque, ancora alto «perché si tratta di una specie che predilige i siti domestici», sottolinea l'etologo Lunerti.