Un viaggio al centro del cuore, la prima di "Io E Lei"

Parterre di celebrity all’Off Off Theatre per il testo di Fiamma Satta sulla sclerosi multipla

Gli attori Cristina Pellegrino e Roberto Vivenzio
di Lucilla Quaglia
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Venerdì 24 Novembre 2023, 22:08

Viaggio al centro della malattia. Una storia autobiografica per turbare ma anche per riflettere. A via Giulia tutto è pronto per la prima dell’inaspettato “Io e Lei, Confessioni della sclerosi multipla”. Forte testo di Fiamma Satta, tratto dal suo omonimo romanzo, interpretato da Melania Giglio e con la regia di Daniele Salvo. Tra trucchi e abiti di scena, il cast si concede uno scatto ricordo in camerino prima che il sipario si alzi. C’è grande attesa per questo lavoro davvero intimo e introspettivo che catalizza intellettuali e attori.

 

Tra i primi a raggiungere il teatro Off/Off Urbano Barberini con la moglie Viviana Broglio, Carmine Amoroso, Pino Strabioli con il bassotto Peppino, Elena Croce e Emanuele Salce che chiacchiera con la giovane attrice Alessia Santini.

Fanno il loro ingresso Alessio Boni, Giampiero Mughini e Fabrizio Gifuni. Lungo le poltroncine dello stabile ci sono Valeria Ciangottini, Francesco Rutelli e Barbara Palombelli, quest'ultima con il fratello Paolo. E ancora Paola Minaccioni, Valerio Aprea, Paola Saluzzi, il regista Daniele Vicari. Appaiono i giovani attori Armando Quaranta e Cristina Pellegrino. Ecco Laura Lattuada con il marito Domenico Federici, il giovane attore Roberto Vivenzio e il presidente di Aism Francesco Vacca. Arrivano inoltre Paola Gassman e Ugo Pagliai. Bollicine nel foyer prima di raggiungere la sala.

C’è grande curiosità, tra i presenti, per i personaggi femminili in scena, legati da una singolare relazione che somiglia a una seduta psicoanalitica senza filtri, che dà slancio alla costruzione dell'identità e diventa una spietata cartina di tornasole per la coscienza. A dire "Io" è una voce narrante del tutto inedita, la sclerosi multipla, capace di terrorizzare soltanto col suono del proprio nome. Egocentrica come una primadonna, dotata di un'ironia corrosiva, politicamente scorretta, determinata, ingombrante, maltratta tutto e tutti. La sua vittima prediletta, però, è la "lei" del titolo, quella “Miagentileospite”, amatissima e disprezzata in ugual misura dell'inquietante narratrice. Le due linee narrative, la malefica progressione della malattia e la storia d'amore, corrono parallele fino a incontrarsi nel sorprendente coup de théâtre finale. Cos'è, dunque, questo racconto unico e potentissimo? Una storia che turba, diverte e fa riflettere. Lunghi applausi a fine show.

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