Dall'1 al 10 dicembre ritorna "Fotonica", il festival Audio Visual Digital Art

Saranno presenti diversi artisti e professionisti del settore. “Fotonica” celebrerà il fotone più piccolo e luminoso dell’Universo.

Dall'1 al 10 dicembre ritorna "Fotonica", il festival Audio Visual Digital Art
di Carmela De Rose
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Mercoledì 22 Novembre 2023, 15:56

Ritorna a Roma per la VI edizione consecutiva “Fotonica”, (dal 1 al 10 dicembre, presso l’Aquario Romano all’accademia di Ungheria e al Cieloterra), il festival dedicato al mondo delle Audio Visual Digital Arts, diventato nel corso degli anni un appuntamento a livello internazionale, in cui ci verranno presentate alcune tra le migliori esperienze del genere mediante diverse attività: performance live, video – installazioni, mostre, workshop e approfondimenti pratici e teorici. Saranno presenti diversi artisti e professionisti del settore. “Fotonica” celebrerà il fotone più piccolo e luminoso dell’Universo. Che cos’è un fotone? È la particella più piccola ma dall’enorme potenza creatrice, che può dare origine ad ogni forma di luce. Questo sarà un appuntamento unico per chi ama le Audio Visual Digital Arts. Saranno presenti diversi professionisti del settore che indagheranno su tutte quelle forme d’arte in cui è centrale l’elemento della luce. Il festival si sta preparando per accogliere artisti di fama mondiale come: il visionario artista messicano Murcof, gli ungheresi Gabor Lazar,Victor Vasarely e Peter Botos, i pionieri del vjing in Italia Otolab, la canadese Sabrina Rattè. Si parte alle 17:00 il 1 dicembre dall’Accademia di Ungheria in via Giulia per l’opening del festival con le installazioni luminose co-curate dal Light Art Museum (LAM) di Budapest di due esponenti di assoluto rilievo dell’arte contemporanea, gli ungheresi Victor Vasarely. Poi verrà presentata la scultura di luce Virtual lighting di Victor Vasarely è una  delle sue  tipiche composizioni in “in continua trasformazione”,                       un esperimento ottico basato sul contrasto tra nero e bianco creato dalle luci e dalle ombre che attraversano le sue sculture di plexiglass, per dare l'illusione di  movimento.

Grazie invece ad Peter Botos  si potrà vedere una scultura geometrica barocca in vetro ottico rivisitata dalla tradizione geometrica dei primi del ‘900 secondo i canoni dell’arte minimale ed avanguardista. Il pubblico potrà anche visitare la mostra in corso di una delle pioniere dell’arte digitale e algoritmica, la novantanovenne ungherese Vera Molnár. Ci si sposta poi a Cieloterra con la A/V performance del visual artist austriaco Rainer Kohlberger che utilizza la tecnologia della proiezione digitale in modo radicale. Dall’8 al 10 dicembre si entrerà nel cuore della programmazione del Festival all’Acquario Romano la cui facciata sarà ridisegnata dai videomapping di Kanaka e Daniel Besnyo co-curati da Inota Festival e dove ogni sera sarà possibile assistere a tre diverse A/V performance altamente immersive, a cura di Live Cinema Festival. Da segnalare inoltre il Talk di PAC, il network di organizzazioni attive nelle performing arts contemporanee. Un approfondimento doveroso sulle tematiche della sostenibilità ambientale degli eventi culturali finalizzata alla pubblicazione di una ricerca sulle best-practices per gli eventi culturali per recepire le spinte più significative relative alla produzione artistica contemporanea in un'ottica green.

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