Roma, quarto raid dei rom nell'ex sede di Alitalia: arrestata la "gang del rame" (sono tutte donne)

Arruolate anche madre e sorella di due nomadi (già fermati per altri colpi)

oma, quarto raid dei rom nell'ex sede di Alitalia: arrestata la "gang del rame" (tutte donne)
di Giampiero Valenza
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Venerdì 18 Agosto 2023, 14:33 - Ultimo aggiornamento: 15:02

Torna in azione la banda di rame nella vecchia struttura di Alitalia alla Magliana: questa volta quattro persone sono state sorprese mentre stavano per portarsi via diverse tonnellate di cavi. La banda ha agito su commissione di chi già era stato pizzicato per lo stesso reato: due di loro erano loro parenti strettissime. L'operazione è stata messa a segno dai carabinieri del nucleo radiomobile della Capitale, arrivati in via del Casale Somaini su segnalazione del personale della vigilanza privata che si era reso conto dell'ingresso non autorizzato di alcune persone. In manette sono finite in quattro, tutte donne: ora dovranno rispondere del reato di tentato furto aggravato.

L'OPERAZIONE

Le autrici del colpo sono state quattro donne nomadi di 35, 37, 33 e 20 anni, delle quali due sono risultate essere madre e sorella di due uomini che erano stati già arrestati per lo stesso reato lo scorso 16 luglio e che è avvenuto nello stesso luogo.

Molto probabilmente loro, per evitare grane, hanno dato alle donne le indicazioni necessarie per entrare indisturbate e portare a casa il colpo. O, perlomeno, gli hanno fatto capire che si poteva ritornare nella struttura dell'ex Alitalia e portar via quello che lì era rimasto. In totale le quattro donne stavano per rubare 3,6 tonnellate di metallo per un valore di circa 29.000 euro. Tutta la merce e stata sequestrata così come sono stati sequestrati vari attrezzi per il taglio dei cavi. La rappresentate legale dell'amministrazione straordinaria della struttura, ex Alitalia Servizi, ha presentato una denuncia querela. Le indagate sono state condotte nelle aule di piazzale Clodio dove il Tribunale di Roma ha convalidato l'arresto.

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I PRECEDENTI

I carabinieri, tra metà luglio e i primi di agosto, avevano già arrestato undici persone, sempre nomadi, all'interno della struttura. Tutto per lo stesso reato. Questo è il quarto colpo nel giro di un mese. Nell'ultima operazione dei primi di agosto sono stati presi due romeni di 32 e 39 anni che stavano portando via quattro quintali di rame tra cavi, placche e staffe. Prodotti con il prezioso minerale che poi avrebbero rivenduto illegalmente: nel mercato nero la materia pura viene piazzata a circa 9 euro al chilo, mentre se sono necessarie ulteriori operazioni per ripulire il rame, il prezzo scende fino a 6 o 7 euro. I furti di rame nella collinetta della Magliana sono stati più volte segnalati e denunciati dagli stessi residenti della zona.

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I DANNI

Oltre ai furti all'interno di strutture adibite a deposito, le bande dei ladri di rame portano a segno colpi anche nelle gallerie dei servizi pubblici, causando notevoli problemi alla vita di tutti i giorni. In città non sono rari i raid agli impianti delle reti internet che causano agli operatori lunghi interventi di ripristino e, nel frattempo, disagi ai cittadini perché non hanno la connessione. E poi ci sono i furti alle reti ferroviarie (che possono mandare in tilt intere tratte, causando ingenti danni a tutti i pendolari), e quelli ai tombini e ai chiusini della Capitale (che si traducono in grandi spese da parte delle pubbliche amministrazioni per la messa in sicurezza e il ripristino).
 

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