Roma, ladri in fuga dal cantiere: l’inseguimento da film poi lo scontro con una volante della polizia

Un uomo e due donne del campo nomadi di via Salone sorpresi a rubare in un cantiere

Roma, ladri in fuga dal cantiere: l’inseguimento da film poi lo scontro con una volante della polizia
di Flaminia Savelli
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Febbraio 2023, 00:04 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 08:40

Un inseguimento da film prima dello schianto e quindi dell’arresto. L’allarme è scattato la notte tra domenica e lunedì a Guidonia Montecelio, comune alle porte della Capitale, quando un residente di via Sambuci ha allertato la polizia per un furto in corso nel cantiere edile proprio davanti alla sua palazzina. In tre, secondo quanto segnalato dall’uomo, avevano forzato il cancello e stavano caricando su un furgoncino diverso materiale della rimessa. Sul posto è subito intervenuta una pattuglia del reparto Volanti che ha intercettato in una manciata di secondi il mezzo carico del materiale appena razziato.

I poliziotti hanno azionato luci e sirene ma i banditi invece che arrendersi, hanno accelerato a tutta velocità imboccando la via Tiburtina.

Un inseguimento a tutta velocità: i poliziotti in coda al furgoncino che procedeva a zig zag hanno tentato in vano di bloccarlo. I fuggitivi non si sono fermati neanche quando la “pantera” li ha stretti urtandoli. A quel punto, è intervenuta in supporto dei colleghi una seconda macchina in borghese della polizia. I banditi allora, hanno svoltato in una traversa contro mano dove l’auto in supporto è riuscita a bloccarli chiudendogli la strada e quindi, la corsa. Un violento schianto tanto che per il bandito alla guida, A. H. di 44 anni, è stato necessario il trasporto in ospedale. Soccorso da un’ambulanza del 118, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli. Nell’impatto il malvivente ha riportato la frattura alla gamba. A bordo con lui, le complici: A. H., di 41 anni, e S. H., di 40 anni. Dagli accertamenti è emerso che i componenti della banda sono tutti residenti nel campo rom di via Salone, Case Rosse. 

Banda dei tir a Roma, nuovo colpo: rubato un camion dei rifiuti nel deposito dell’isola ecologica

LA BANDA 

Sono tutti appartenenti alla stessa famiglia rom e tutti ora accusati di furto e resistenza a pubblico ufficiale.
Gli agenti hanno inoltre proceduto con il sequestro del materiale rubato. In tutto, la banda, era riuscita a caricare nel van 38 panche “aeree” utilizzate appunto per le impalcature nei cantieri edili. In queste ore sono in corso le indagini pure sul furgone utilizzato per il colpo e adesso posto sotto sequestro. Dalle indagini è emerso che il mezzo - con targa tedesca - sarebbe stato rubato nei giorni precedenti il furto nel cantiere. L’indagine non è ancora terminata. Gli investigatori stanno procedendo con ulteriori accertamenti.

LE DENUNCE

Nello specifico i poliziotti stanno incrociando i dati delle ultime denunce nei cantieri edili di zona, tra Guidonia Montecelio e al periferia est della Capitale. Il sospetto è che la banda, i cui componenti hanno alle spalle precedenti specifici per furto e rapina, abbia messo a segno già altri colpi portando la refurtiva all’interno del campo rom. E il materiale rubato e poi rivenduto al mercato nero. Resta dunque alta l’attenzione sul campo rom di via Salone. Già lo scorso ottobre una pattuglia della polizia aveva intercettato due ladri d’auto poco distante dall’ingresso dell’insediamento. Non appena hanno visto la macchina della polizia, i banditi hanno accelerato entrando all’interno dove è proseguito l’inseguimento tra le baracche.

Ancora un allarme: a novembre un altro inseguimento di una banda di ladri che aveva appena saccheggiato una farmacia di Ciampino. Pure in quel caso, i poliziotti in coda li hanno seguiti fino all’ingresso del campo di via Salone dove la fuga è finita con uno schianto contro la pattuglia di vigili urbani che sorvegliava l’area di accesso. I rapinatori - tre uomini - avevano proseguito a piedi. Una breve fuga per due di loro. Gli investigatori infatti erano riusciti a stanarli e a chiudere il cerchio delle indagini. Il terzo complice invece era riuscito a far perdere le proprie tracce ma alla fine, pure per lui, erano scattate le manette. Da quanto accertato, era scappato a Firenze dove si era nascosto per alcuni giorni. Al suo rientro però, c’erano gli agenti della polizia pronti a catturarlo. Così anche per il terzo bandito, trovato alla stazione di Ponte di Nona, erano scattate le manette.

© RIPRODUZIONE RISERVATA