Intanto i numeri: a fronte di un permesso per la capienza massima di 150 clienti, gli agenti della Municipale durante i controlli ne hanno contati 500. Così è scattata la denuncia a carico del titolare del locale dell’Eur, l’Exe di viale della Civiltà Romana. Una misura necessaria per assicurare il rispetto delle norme in materia di sicurezza.
Ma gli accertamenti della polizia Municipale durante il week end sono stati disposti in tutte le zone della movida. A Testaccio hanno proceduto con il sequestro degli spazi esterni tra i locali Charro e il Caffè Latino. I poliziotti hanno infatti accertato l’occupazione di suolo pubblico con tavolini e sedie negli spazi esterni senza autorizzazioni. Ancora nel rione, in questo caso è stata la polizia del commissariato Celio a procedere, sono stati identificati e denunciati i quattro uomini coinvolti nella sassaiola dello scorso 9 gennaio. Anche in quel caso, l’episodio si era registrato all’esterno dei locali Charro e il Caffè Latino. La denuncia per danneggiamento è scattata per un buttafuori e tre ragazzi, tutti di origini sudamericane.
LE MULTE
Gli accertamenti hanno riguardato camion bar, attività commerciali e minimarket. Sono stati quattro quelli sanzionati per vendita di alcol fuori orario consentito a Campo de’ Fiori.
IL TRIDENTE
Nel tridente è stata disposta la chiusura per un laboratorio completamente abusivo (e sanzionato più volte). Come accertato dai vigili, nonostante la disposizione di chiusura continuava a cucinare pietanze, venderle sul posto e per asporto. Controlli e accertamenti pure sui venditori abusivi: nella zona dei Fori Imperiali, per un cittadino di nazionalità indiana è scattato il provvedimento di allontanamento perché sorpreso a vendere stampe abusivamente. Insieme alla disposizione, gli agenti hanno proceduto anche con il sequestro di 40 i pezzi ed è stato sanzionato per 5.500 euro.
TRASTEVERE
Avevano rubato un cellulare e poi avevano tentato la fuga. Ma gli agenti della Municipale li hanno fermati e arrestati. Si tratta di due stranieri di origine magrebina e senza fissa dimora. La vittima si era rivolta alla pattuglia in servizio. Così i caschi bianchi hanno dato subito il via alle ricerche. Una volta individuati, sono stati condotti negli uffici per essere sottoposti a fotosegnalamento e agli altri accertamenti di rito. Durante i controlli è emerso che per uno dei due fermati, era stato già emesso un ordine di carcerazione da scontare e per questo sono scattate subito le manette.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout