Si salva perché lo arrestano: attacco di peritonite mentre ruba una Smart

Si salva perché lo arrestano: attacco di peritonite mentre ruba una Smart
di Alessia Marani
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Mercoledì 26 Settembre 2018, 08:43
Stava per morire e paradossalmente lo ha salvato il fatto di essere finito in manette. Il giovane, un ladro d'auto tunisino di vent'anni, è arrivato con l'ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito nella nottata tra lunedì e martedì, dietro la scorta dei carabinieri. Aveva un blocco intestinale, la febbre alta, un'infiammazione che si stava trasformando in peritonite. I medici lo hanno subito preso in cura scongiurando il peggio. Ma che cosa era successo poco prima? Da quanto ricostruito, il nordafricano si trovava con un complice nei pressi della stazione Termini, tra largo di Villa Perpetti e piazza della Repubblica, pronto a fuggire a bordo di una Smart.

Alcuni militari in borghese però avrebbero notato il tunisino armeggiare vicino allo sportello della city car, mentre un altro ragazzo era poco distante a fare da palo. Lo straniero si era appena infilato alla guida dell'auto, quando un carabiniere gli si è parato davanti e ha provato a fermarlo. Ma quello, per tutta risposta, ha afferrato lo spadino con il quale aveva aperto la macchina e lo ha sferrato più volte contro il militare, ferendolo alle braccia. Avrebbe tentato anche la fuga, ma è stato fermato poco dopo, sfiaccato, sudato, con il viso paonazzo.

I carabinieri a quel punto si sono concentrati sul suo stato di salute, hanno capito che le condizioni erano gravi e hanno allertato l'ambulanza del 118. Per il tunisino, pluripregiudicato e violento, si profila anche una richiesta di daspo urbano. Cinque quelli andati in porto nelle ultime settimane intorno alla stazione Termini, dove gli arresti dall'inizio dell'anno sono stati un centinaio.
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