Il provvedimento è conseguente ad una serie di controlli, effettuati nei mesi di luglio ed agosto, dai quali è emersa una ripetuta violazione delle fasce orarie, stabilite nell'ordinanza del sindaco del giugno scorso, nelle quali è consentito l'utilizzo delle apparecchiature del gioco d'azzardo lecito.
A giugno, era scattata l'ordinanza della Raggi: macchinette accese solo 8 ore al giorno e limitazioni orarie: dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. Al di fuori di tali fasce orarie gli apparecchi, collocati in sale dedicate al gioco e in esercizi autorizzati, devono essere spenti, inaccessibili agli utenti, privati dell’alimentazione e scollegati dal sistema. Le sale gioco, circa 294 nella Capitale con più di 50mila macchinette, hanno l'obbligo di esporre un avviso che avverte delle fasce orarie.
Per le violazioni vanno da un minimo di 150 euro a un massimo di 450, e, in caso di recidiva appunto, è prevista la sospensione dell'attività di gioco fino a 5 giorni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA