GLI ACCERTAMENTI
Si arriverà a un voto solo se la doppia ispezione «su tutti gli atti amministrativi», come ha detto Raggi, darà esito positivo. Cioè se sia i tecnici degli uffici comunali, sia i prof esterni del Politecnico di Torino, incaricati dalla sindaca, diranno che l’iter del progetto, nonostante le accuse di tangenti, non è stato viziato e che il piano delle opere pubbliche è adeguato alle cubature da record concesse ai proponenti, ampiamente sopra ai limiti del Piano regolatore. Ma più delle ricognizioni volute da Raggi - che in queste settimane ha fatto trapelare un’apertura di fondo al progetto, dicendo che «senza disastri, si va avanti» - è la tenuta della maggioranza grillina in Aula Giulio Cesare a impensierire i privati. Perché l’inchiesta della Procura ha rinvigorito la pattuglia dei contrari (del resto il M5S fino al 2016 era un fiero oppositore del progetto) e ha ampliato il fronte dei dubbiosi.
RISCHIO PLUSVALENZA
Il rospo da digerire, per i grillini, è la plusvalenza che Parnasi, indagato per corruzione, rischierebbe di incassare vendendo i terreni a Pallotta.
Una cifra nero su bianco ancora non c’è, ma l’accordo potrebbe chiudersi intorno ai 100 milioni di euro per tutto il progetto (e la Eurnova nel 2012 ha comprato i terreni a 42 milioni, senza pagare per intero). È questo il nodo scorsoio da sgrovigliare prima della conta finale sugli scranni dell’Assemblea capitolina. Conta che non avverrebbe, in ogni caso, prima del prossimo anno. Gli stessi stadisti, in questi giorni, mettono in calendario il varo dell’operazione tra maggio e giugno del 2019, perché troppe tessere devono ancora essere incastrate nel puzzle di Tor di Valle, prima che si possa arrivare al via libera del Consiglio comunale. Ecco perché anche Pallotta, in questi giorni, cerca di tutelarsi. Continua a fiutare l’affare e prova a stringere con Eurnova (anche perché altre società si sarebbero fatte avanti per subentrare), ma allo stesso tempo chiede un accordo blindato, che lo tuteli nel caso in cui il progetto finisca a carte per aria. E il 27 novembre sarà a Roma, magari non solo per vedere il match dell’Olimpico contro il Real Madrid.
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