Purtroppo non ce l'ha fatta Paola F. la donna di 49 anni dispersa nelle acque antistanti ad Ostia. I soccorritori hanno ritrovato il suo corpo privo di vita a circa un miglio dalla riva dopo meno di tre ore di ricerche. La vicenda è tinta di giallo: l'unico testimone è un uomo di 34 anni, anche lui un italiano, legato a Paola da una relazione, con lei su una barca a motore di 5 metri. Secondo il suo racconto, la vittima sarebbe caduta in acqua in seguito ad un malore.

L'allarme era scattato alle 15,30. La richiesta di soccorso era giunta alla Guardia Costiera ed alla Squadra Nautica della Polizia di Stato da un uomo che si trovava a bordo della sua piccola imbarcazione a motore in navigazione davanti allo stabilimento balneare "Plinius". Il diportista ha riferito ai soccorritori del 1530 (il numero d'emergenza della Guardia Costiera) che la compagna, che si trovava con lui sul natante, è improvvisamente scivolata in acqua dopo aver sbattuto la testa sul bordo dell'imbarcazione. Il congiunto si sarebbe tuffato per recuperarla ma da quel momento ne avrebbe perso ogni traccia. 

Immediatamente sono scattate le operazioni di ricerca. Sul posto, oltre alle motovedette della Polmare e della Guardia Costiera, sono intervenuti i vigili del fuoco con la squadra sommozzatori: gli uomini-rana sono stati calati dall'alto dell'elicottero nello specchio di mare antistante lo stabilimento “Nuova Pineta” in lungomare Caio Duilio, dove si riteneva possa essere trasportata dalla corrente.

Polizia e guardia costiera stanno ascoltando il compagno della donna. L'uomo ha riferito che la barca era stata presa a noleggio poco prima di uscire in mare e ha ribadito la versione della caduta in acqua della 49enne dopo aver perso l'equilibrio e battuto la testa sul bordo dell'imbarcazione. Il magistrato ha disposto l'autopsia sulla salma per trovare riscontri nella testimonianza del 34enne, Marco S. di Ostia.