Casilino, panico al pronto soccorso
Paziente armato dà in escandescenze
Al vigilantes parte un colpo di pistola

Casilino, panico al pronto soccorso Paziente armato dà in escandescenze Al vigilantes parte un colpo di pistola
di Luca Lippera
3 Minuti di Lettura
Sabato 11 Gennaio 2014, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 12:53

Tanta paura, una pistola falsa, un proiettile vero e un epilogo a dir poco fantozziano. È accaduto ieri mattina al pronto soccorso del Policlinico Casilino, quando un paziente in via di dimissione ha tirato fuori una rivoltella (fedele copia di un originale) e l’ha puntata in faccia prima contro gli infermieri e poi contro una guardia giurata. Cosa era accaduto? Un inserviente aveva visto l’arma in un borsone dell’assistito e aveva dato l’allarme.

L’uomo, poco dopo, si è sentito fare la più ovvia delle domande («Ma cosa ci fa con quella roba in ospedale?») e anziché spiegare si è messo a strillare sventagliando la canna dell’arnese in facci a tutti quelli che gli capitavano a tiro.

Nessuno in quel momento poteva sapere che la pistola era solo una replica (innocua) di un’arma vera.

Sono arrivate, come era ovvio, le guardie giurate dell’ospedale. L’uomo, ricoverato giovedì dopo un incidente stradale, stava per essere dimesso con un tutore alla spalla. Ma il tipo, fin dal primo momento, «era sembrato su di giri» e la reazione alle richieste di spiegazione fa parte probabilmente di una quadro di disagio psichico. Fatto sta che i vigilantes hanno dovuto affrontare una situazione delicata, mentre si sentivano persone gridare: «Aho, qui c’è uno con la pistola!».

Uno degli agenti, dopo essere stato tenuto sotto tiro, si è allontanato di qualche metro, è entrato nel bagno del pronto soccorso e lì ha tirato fuori la sua pistola - vera - perché ovviamente non si sa mai.

IL PATATRAC

Ma proprio in bagno è successo il patatrac. Il vigilante è scivolato e dalla rivoltella è partito un proiettile che ha fracassato la tazza del water. Finale da farsa, indubbiamente, ma lo sparo si è sentito in tutto il reparto. Il che, unito alla notizia dell’uomo armato, ha lasciato di stucco i presenti facendo pensare che stesse accadendo chissà che. In realtà non è accaduto molto, ma la paura è stata tanta e non poteva essere diversamente.

L’uomo che aveva tirato fuori la pistola, sentendo la detonazione, è scappato dall’ospedale. Anche lui deve aver pensato al peggio: pistola falsa, contro pistola vera. Ma alcuni agenti del commissariato Casilino lo hanno bloccato appena al di fuori dell’ospedale. Lo scalmanato (sembra abbaia problemi caratteriali) è stato portato negli uffici di zona della polizia e rilasciato. Ma poco dopo, questa volta senza pistola, era di nuovo al pronto soccorso «con fare violento e minaccioso». Nuovo intervento delle guardie giurate, nuovo intervento di una volante e ritorno al commissariato. L’arma era ad aria compressa. Il pistolero non pistolero è stato denunciato per minacce, procurato allarme e interruzione di pubblico servizio. Guai in vista. Forse anche per l’infortunio un po’ fantozziana del vigilante. Capita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA