Befana, il trucco dell'anzianità per avere i banchi a piazza Navona

Befana, il trucco dell'anzianità per avere i banchi a piazza Navona
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 30 Novembre 2018, 08:22

Ottenuta la metà dei posteggi commerciali nella Festa della Befana di piazza Navona la famiglia Tredicine non si accontenta e va avanti scagliandosi ora contro l'adozione del banco-tipo, imposto dall'amministrazione capitolina. Non ne vogliono sapere, gli ambulanti più potenti di Roma, di omologare le strutture di vendita ai dettami imposti dall'amministrazione (che pure nel 2017 aveva loro concesso una proroga) tanto da ricorrere di fronte al Tar che, però, respinge le loro richieste. È di mercoledì l'ordinanza della II sezione che rigetta la richiesta di Alfiero Tredicine sull'adozione del banco-tipo (struttura con apertura solo frontale e non laterale e di colore verde) nella kermesse natalizia in partenza sabato. Nelle motivazioni i giudici scrivono: «Sono preminenti le esigenze di uniformità dell'organizzazione espositiva della piazza, il rispetto delle quali dipende per il ricorrente da meri accorgimenti tecnici di adeguamento dei chioschi che non appaiono implicare gravi o irreparabili sacrifici». Pertanto, chiudono i giudici: «La domanda cautelare va respinta», mentre si rinvia a nuova data la discussione su un altro analogo ricorso presentato da Elio Tredicine.

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LE ANOMALIE
Intanto si fa luce sul bando del 2017. Lo scorso anno, a posteggi assegnati, partì un esposto all'Anac che avviò le dovute analisi. Il Comune avanzò, in difesa della procedura concorsuale adottata, la conferenza Stato-Regioni del 2012 che imponeva negli appuntamenti fieristici di dar conto all'anzianità per l'aggiudicazione dei posteggi, ma proprio quel criterio sembra sia stato conteggiato in maniera impropria a svantaggio della libera concorrenza. L'Anac evidenziò una difformità in quanto l'amministrazione aveva cumulato l'anzianità del posto alla Fiera con l'anzianità di iscrizione al Registro delle imprese. La conferenza Stato-Regioni era stata chiara: la professionalità valutabile è riferita all'anzianità di esercizio delle imprese, ivi compresa quella acquisita nel posteggio al quale si riferisce la selezione. In sostanza, le due voci non si potevano sommare, come invece sembra sia accaduto. Del parere - analogamente a quanto accaduto con quello dell'Antitrust -, il Comune non si è interessato. Inoltre, soltanto dopo sollecitazione dell'Anac, il Campidoglio produsse le certificazioni anti-mafia degli operatori e avviò gli incroci familiari. Tutte operazioni che sarebbero dovute partire di default senza solleciti. Il resto è cronaca odierna: i Tredicine e i loro familiari fino al 2025 avranno a disposizione metà dei banchi commerciali nella Festa di Natale più chiacchierata di sempre.
 

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