La Festa della Befana finisce all'Antitrust: «Si sapeva che vincevano i Tredicine»

La Festa della Befana finisce all'Antitrust: «Si sapeva che vincevano i Tredicine»
di Camilla Mozzetti
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Giovedì 29 Novembre 2018, 15:44

Sono pronti a bussare alla porta dell'Antitrust e a presentare all'Authority un esposto oltre ad inviare un'interrogazione alla sindaca Virginia Raggi e all'assessore al Commercio, Carlo Cafarotti, «per far luce spiegano i due consiglieri dem in Assemblea capitolina, Valeria Baglio e Giovanni Zannola sulla vicenda della Festa della Befana di piazza Navona».

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Il motivo è presto detto: «Se l'anzianità è un criterio imprescindibile data la natura giuridica della Festa argomenta Zannola l'amministrazione era ben consapevole di chi avrebbe vinto e di quale sarebbe stato il risultato ma non ha fatto nulla. Sarebbe dovuta intervenire, invece, per rispettare una più ampia e libera partecipazione e per evitare monopoli come quello che si è venuto a creare con la famiglia Tredicine che detiene la metà dei posteggi commerciali».

Proprio l'Antitrust lo scorso anno, quando fu pubblicato il bando e vennero poi assegnati i primi banchi (17 dei quali vinti da Tredicine e parenti), inviò un parere ben chiaro a Palazzo Senatorio: «La particolare durata dell'attribuzione dei posteggi, pari a un periodo di nove anni appare impedire indebitamente lo sviluppo di dinamiche competitive» e soprattutto «i criteri di valutazione per l'assegnazione dei posteggi presentano evidenti criticità concorrenziali nella misura in cui valorizzano la pregressa partecipazione alla manifestazione come criterio di aggiudicazione della gara».

Quel parere fu preso e archiviato da Roma Capitale in quanto non vincolante e privo di potere sanzionatorio. Mentre oggi, con gli ambulanti più potenti di Roma che strappano in totale 20 dei 42 banchi commerciali nella rassegna natalizia, l'assessore al Commercio Cafarotti si limita a parlare di «fake-news» commentando così una graduatoria elaborata dal proprio dipartimento. Nomi e numeri alla mano è questo quello che hanno prodotto gli uffici di via dei Cerchi: i Tredicine e i loro parenti si sono presi almeno la metà della Festa della Befana e già tra questa notte e domani inizieranno a montare i banchi.

LA SICUREZZA
La kermesse inizia sabato, salvo ritardi dell'ultimo minuto. Gli ambulanti stavolta dovranno adottare il banco-tipo deciso dalla Sovrintendenza, pena la revoca delle concessioni (sempre che siano garantiti dal Comune i controlli sul rispetto delle regole) mentre come per lo scorso anno dovranno assicurare a spese proprie un piano di safety and security. La misura, planata ieri sul tavolo del Comitato per l'ordine e la sicurezza in Prefettura, ricalca il modello dello scorso anno: conta persone, barriere, accessi contingentati, nonché presidi medici e metal detector per una spesa che si aggira attorno ai 165 mila euro.

L'IRA DEI CITTADINI
Delusi e amareggiati residenti e i comitati di quartiere mentre tra le più importanti associazioni di categoria prevale il silenzio. «Non si è voluto intervenire spiega Roberto Tomassi, a capo del coordinamento Residenti Città Storica era chiaro già lo scorso anno e le ultime assegnazioni hanno confermato il monopolio dei soliti noti; sembra che l'amministrazione sia succube degli operatori storici. Oggettivamente questo lascia da pensare e reca un danno alla Festa e alla città intera».

Un operatore che quest'anno ha deciso di tirarsi indietro, pur avendo vinto un banco, si sfoga: «Vedrà dice, chiedendo l'anonimato come finirà il prossimo anno, quando dovranno mettere a concorso sempre i banchi degli artigiani rimasti vuoti, li trasformeranno in banchi commerciali e chi li vincerà?».

Viviana Di Capua a capo dell'Associazione residenti Centro Storico chiude: «Facciamo appello a chi può occuparsi di questa situazione dal punto di vista legale e giuridico».

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