I CONTROLLI
E da stamattina, in quella che è la zona di sicurezza già transennata da mesi, partirà il controllo a tappeto di tutto il prospetto attraverso il braccio telescopico con cestello elevatore che condurrà i tecnici dell’équipe della sicurezza del Colosseo a monitorare le strutture murarie. Un monumento che oggi sembra leccarsi le ferite per i ritardi di un restauro urgente, ma contrastato da lungaggini giudiziarie. Un evento che fa capire oggi quanto fossero necessari i lavori di restyling per il «tempio» dei gladiatori, rimandati per oltre trenta mesi a suon denunce e ricorsi. Oggi, il distacco sembra davvero la prova che si è perso del tempo prezioso giocando con la salute del Colosseo, il monumento più visitato di Roma e d’Italia, con la media, da alta stagione turistica, di circa 16mila visitatori al giorno.
LA DINAMICA
Tutto è cominciato intorno alle 11.45, quando si è verificato il distacco del piccolo masso. Dalle 12 circa, sono partite le disposizioni dei responsabili del monumento per la chiusura alle visite dei sotterranei, mantenendo però accessibile, come da routine, tutta l’arena del Colosseo. Dopo una giornata di verifiche, in serata la Soprintendenza ai beni archeologici di Roma ha fatto sapere che si è trattato di «un minimo distacco di un frammento di travertino sull’esterno del monumento, dalla fronte del cosiddetto sperone Stern. Un frammento che è caduto nella fascia di sicurezza, già recintata, a ridosso della Porta Libitinaria». Inoltre, è stato precisato dalla direzione del monumento che per motivi di precauzione, «fino al termine degli accertamenti non saranno praticabili l’area dello sperone Stern, oggetto delle indagini, e i sotterranei ai quali si accede normalmente proprio attraversando quell’area». Nessun danno è stato riscontrato, infatti, negli ipogei, che rimarranno preclusi solo per agevolare le manovre dei controlli sull’«area Stern».
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