Roma, il nuovo leccio dell'Alberone già danneggiato

Roma, il nuovo leccio dell'Alberone già danneggiato
di Laura Bogliolo
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Venerdì 30 Ottobre 2015, 03:43 - Ultimo aggiornamento: 12:25

«Hanno scorticato il nuovo Alberone, neanche l'hanno piantato e l'hanno già ammazzato». La fossa è ancora vuota, il terriccio forma piccoli vulcani, l'applauso che avrebbe dovuto dare il benvenuto al nuovo leccio ieri mattina è stato sostituito da una risata amara. Una manovra sbagliata degli operai del Comune e l'albero è stato danneggiato mentre veniva piantato: via gran parte della corteccia. La quercia è stata portata via, non è più trapiantabile. L'odissea Alberone continua. Oggi, in mattinata, ci sarà un altro tentativo: un nuovo leccio verrà collocato nella piazza sull'Appia.

L'INCIDENTE

Neanche gli sceneggiatori più fantasiosi autori della celebre commedia all'italiana avrebbero potuto immaginare una sequenza simile. Nella piazza che prende il nome dalla storica quercia, arrivano gli operai del Comune: dentro un camion c'è «l'alberello» da piantare. Così l'hanno ribattezzato i residenti considerando le ridotte dimensioni: 20 anni di età, neanche sei metri di altezza e cinquanta centimetri di diametro. Nessuna festa da parte del Campidoglio per la ripiantumazione di ieri, dopo che l'ultimo Alberone (il terzo della generazione) è durato meno di un anno: aveva sostituito quello piantato nel 1986 grazie a una campagna di sensibilizzazione del Messaggero (ma la quercia morì per incuria e per un fulmine).

Il leccio è stato collocato il 7 novembre dello scorso anno ed è stato abbattuto lunedì. Era rinsecchito, morto, dopo essere rimasto senza manutenzione per mesi. «Avrebbero dovuto innaffiarlo continuamente, anche in inverno - aveva commentato il vivaista di Pontinia che l'aveva fornito - ma non l'hanno fatto». «Nessuno si è preso cura di quel leccio» avevano denunciato i residenti da tempo. «Lecci simili li abbiamo piantati in Azerbaigian e sono ancora vivi» aveva raccontato il vivaista.

IL TENTATIVO

La sequenza di ieri mattina prosegue così: il nuovo Alberone viene issato con funi che lo cingono sul tronco. La folla si riunisce, si scattano selfie. Manca poco per raggiungere la buca che avrebbe dovuto accoglierlo, ma la gru sobbalza, le funi strozzano l'Alberone che resta in parte senza corteccia. «Oddio è nudo», «oddio l'hanno distrutto», «non è ancora stato piantato e l'hanno già ammazzato», i commenti della folla incredula. C'è chi ride e chi si sfoga: «è una vergogna, ma metteteci una fontana e facciamo prima». Gli operai portano via il leccio ormai danneggiato. La fossa rimane vuota. L'albero proveniva dal vivaio di Pontinia che aveva fornito la quercia abbattuta lunedì: grazie alla prevista clausola di garanzia dell'attecchimento non era costato nulla al Comune che aveva speso circa 15 mila euro per il leccio piantato il 7 novembre. «C'è stato un problema nella ripiantumazione, la Gru è sobbalzata e il leccio si è danneggiato, via una parte della corteccia, abbiamo quindi preferito non piantarlo» hanno fatto sapere ieri dall'assessorato all'Ambiente. Oggi si tenterà di piantare un nuovo leccio, acquistato da uno dei fornitori del Comune (ha un costo quindi): ha tra i 10 e i 15 anni ed è alto poco più di sei metri. Ieri sono stati piantati altri tre piccoli lecci sull'Appia: l'operazione è riuscita. Per la nuova missione di oggi, c'è chi incrocia le dita.